COMMERCIALISTI DELLE TRE VENEZIE: 25 ANNI DI ASSOCIAZIONE, ORA IL FUTURO E’ DIGITALE

Oltre 700 professionisti da tutto il Nordest hanno partecipato oggi a Vicenza alla Prima Giornata del Triveneto dal titolo “Al confine tra reale e virtuale” organizzata dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie (ADCEC3V).

Nel 25° anniversario della nascita dell’Associazione (costituita il 14 ottobre 1991), la 1ª Giornata del Triveneto, che rappresenta l’apertura ufficiale della stagione formativa, ha proposto un dialogo sull’evoluzione della professione legata sempre più indissolubilmente alla “digital transformation” in atto.

Attraverso un confronto tra rappresentanti del mondo accademico, imprenditori, professionisti, esponenti del mondo dell’innovazione e dell’informazione, la discussione ha toccato temi quali l’internet delle cose, i legami sociali virtuali, l’identità digitale, i big data, la digitalizzazione dei processi, tutti orientati ad analizzare gli effetti che la “digital transformation” ha sul mondo professionale e imprenditoriale, non solo in termini di innovazioni tecnologiche e nuovi strumenti informatici a disposizione, ma anche in termini di investimenti, creazione di nuovi modelli di business e di organizzazione del lavoro.

“Oggi festeggiamo i 25 anni della nascita della nostra Associazione, e per questa ricorrenza particolare abbiamo scelto un tema, quello della digitalizzazione, che ci porta dritto a una riflessione sull’evoluzione della nostra professione – ha commentato Michela Colin, Presidente dell’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie –Nel rapporto con la tecnologia in ballo non c’è solo l’aggiornamento, ma il futuro stesso della professione. La “rivoluzione digitale” è un fenomeno dirompente che si manifesta con molteplici declinazioni organizzative, tecnologiche, relazionali e con impatti diversi sul business. Un cambiamento che non è solo una priorità, ma ormai un percorso inevitabile che permetterà alle imprese, e anche agli studi professionali, di aumentare le possibilità di crescita e di redditività, di far crescere la customer satisfaction, di ridefinire le competenze, di ridisegnare i processi e l’organizzazione.”

Negli ultimi cinque anni l’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie ha raggiunto numeri importanti: oltre 8.000 commercialisti formati appartenenti ai 13 Ordini del Triveneto, 200 eventi formativi e sportivi, 85.000 crediti formativi EPC erogati e ben 13 province raggiunte.

La prima parte della giornata si è aperta con le relazioni di Federico Pistono, futurista e autore del libro “I robot ti ruberanno il lavoro ma va bene così” e di Claudio Rorato, Direttore dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano.

“Siamo all’interno di una nuova rivoluzione che non è più industriale, ma la prima rivoluzione cognitiva, dell’intelligenza – ha detto il futurologo Federico Pistono – Questo si traduce nella necessità di mettere in discussione il modello economico attuale. Se non lo facciamo la disuguaglianza sociale continuerà ad aumentare. Entro 20 anni il 45% delle professioni verrà perso in maniera irreversibile. Una volta se uno aveva uno skill faceva un lavoro per 20-30 anni, ora non è più possibile perchè il business sta cambiando troppo velocemente. E’ necessario aggiornare le proprie competenze imparando cose nuove. Negli anni 80 la competenza media durava 30 anni oggi dura 5. La disoccupazione tecnologica diventa perciò un problema strutturale dell’economia. Bisogna affrontare il periodo di transizione come un passaggio a un altro sistema economico. Anche aggiornandosi con nuove conoscenze, un sistema economico dove robotica e intelligenza artificiale crescono in modo esponenziale non è sostenibile. In questo scenario è necessario utilizzare la tecnologia, anzichè essere utilizzati e accogliere il cambiamento, offrendo quello che le macchine, per ora, non sanno ancora fare: la capacità di trovare soluzioni fuori dagli schemi, aiutare gli altri, la negoziazione.”

“L’ultima ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano mostra che il 30% degli studi sta cogliendo la sfida della trasformazione digitale e che c’è una relazione diretta tra investimenti tecnologici e redditività – ha evidenziato il Direttore Claudio Rorato – ”Non più tardi di dieci anni fa parlare di marketing, comunicazione, attività di promozione, social network era quasi impensabile per i professionisti, come pure di alleanze con altri studi o altri soggetti per elaborare strategie congiunte di integrazione dell’offerta. Chi si è mosso e ha investito in tecnologia ha elevato dal 60% al 70% il tempo lavorativo dedicato alle attività che producono ricavi. Tradotto in giorni uomo su base annua significa circa 20 giorni lavorativi. Un mese in più per curare i clienti, sviluppare nuovi contatti, gestire i propri crediti, aggiornarsi professionalmente e crearsi una cassetta degli attrezzi per diventare protagonisti attivi del cambiamento.”

A seguire le tavole rotonde a cui, oltre a Federico Pistono e Claudio Rorato, hanno preso parteGiovanni Amodeo, Global Editor in Chief di Mergermarket, Matteo Bertezzolo, Avvocato e fondatore di Bermat, Isabella Chiodi, Vice Presidente IBM Europa, delegata innovazione Confindustria Padova e delegata per il riordino dei centri di ricerca e trasferimento tecnologico di Confindustria Veneto, Andrea Cortellazzo, Dottore Commercialista promotore Meno Carta.net,Roberto Santolamazza, Direttore di t2i – trasferimento tecnologico e innovazione.

“La digitalizzazione è fondamentale per i commercialisti – ha spiegato Andrea Cortellazzo –perchè consente di valorizzare le tantissime competenze consolidate in decenni di tenuta contabile… la fattura elettronica non farà altro che semplificarci la vita. In estrema sintesi, dalla tenuta contabile ci si sposta rapidamente sul controllo di gestione.”

“Questa è la rivoluzione meno tecnologica di tutte quelle che ci hanno preceduto. – ha dettoRoberto Santolamazza – La tecnologia apre possibilità enormi ma il vero obiettivo è attivare processi che danno valore aggiunto, che permettono non solo di dare maggiore efficienza, ma anche di pensare e creare nuovi modelli di business. Per fare questo è necessario formarsi per acquisire competenze nuove e costruire reti. I professionisti possono essere i nodi fondamentali di una rete per l’innovazione e l’innovazione digitale in particolare, che deve avere come obiettivo quello di dare una direzione strategica. L’obiettivo della quarta rivoluzione industriale in cui stiamo assistendo non è sviluppare tecnologie, ma immaginarsi come queste possono essere usate, e sviluppando competenze capaci di rispondere a queste necessità.”

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