Esteri – Valdegamberi (Gruppo misto) e Sandonà (Zaia Presidente): “Ci vergogniamo per il sequestro dei vini di Crimea al Vinitaly. È questa l'Italia dei diritti e delle libertà? Il Governo chieda scusa”

Esteri – Valdegamberi (Gruppo misto) e Sandonà (Zaia Presidente): “Ci vergogniamo per il sequestro dei vini di Crimea al Vinitaly. È questa l’Italia dei diritti e delle libertà? Il Governo chieda scusa”

(Arv) Venezia 12 aprile 2017 – “Mentre l’Italia, in occasione del Vinitaly, fa togliere dagli scaffali i vini della Crimea, una delegazione di quaranta imprenditori italiani e una decina di politici parteciperanno al Forum Internazionale di Yalta, tra il 19 e il 23 aprile, in segno di protesta contro le assurde sanzioni applicate dall’Unione Europea alla Federazione Russa. Sanzioni che stanno avendo un effetto boomerang sull’economia italiana e veneta in particolare”. Sono le dichiarazioni che il Consigliere regionale del Gruppo misto Stefano Valdegamberi, a capo della delegazione italiana, affida ad una nota che così prosegue: “È assurdo che il Veneto abbia già pagato il conto di svariati miliardi di euro per colpa della politica dell’Unione Europea e dell’Italia che vuole punire la gente di Crimea, negandole il diritto di far parte della Federazione Russa. Una causa ingiusta che fa pagare un caro prezzo alle nostre imprese. Proprio ora che Trump vuole mettere i dazi all’Europa, si rende urgente una riapertura dei rapporti con il mercato russo, togliendo da subito queste sanzioni ingiuste, inefficaci e controproducenti”.

“È ora che il governo italiano si assuma la responsabilità dei danni che sta provocando alla nostra economia per la sua errata politica internazionale. Di certo ministri come Alfano, stanti le sue assurde dichiarazioni di questi giorni – prosegue Valdegamberi – non favoriscono per nulla un auspicato processo di distensione”.

“Il gesto del sequestro dagli scaffali del Vinitaly dei vini di Crimea – aggiunge il Consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente Luciano Sandonà – è un’offesa al popolo di Crimea che accentua le ingiuste sanzioni contro il loro diritto di autodeterminazione”.

“Chiamerò oggi stesso il premier Aksionov – conclude Valdegamberi – con il quale mi vedrò la prossima settimana a Yalta, per scusarmi per quanto accaduto, dicendogli che questo gesto non corrisponde alla volontà degli italiani, ma di un governo sempre più lontano dal popolo, che lavora contro gli interessi del nostro Paese, umiliando la volontà degli altri popoli”.

 

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(Consiglio Veneto)

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