Innovazione e tutela delle idee sono le leve della crescita

Udine. La proprietà intellettuale fa scuola, soprattutto quando si parla di giovani e innovazione. Il modello è la Cina: nazione leader mondiale nel deposito di brevetti che, agendo su questa leva, ha quadruplicato il PIL dal 2000 ad oggi. All’interno del seminari di cultura imprenditoriale organizzati da Start Cup FVG, martedì 16 maggio lo studio GLP ha tenuto una lezione dal titolo “L’idea innovativa e la sua tutela” all’Università degli Studi di Udine. Un appuntamento che si è inserito nel concorso tra università che mette in concorrenza idee innovative generate da ricercatori e studenti. Il seminario – organizzato da Giorgio Miclet dell’Area Servizi per la Ricerca dell’Università – ha visto l’intervento di Davide Petraz e Stefano Ligi di GLP, nonché la partecipazione straordinaria di Ran Jia, tra gli esperti cinesi più quotati in tema di proprietà intellettuale.

«L’entusiasmo dei giovani ha bisogno di essere indirizzato affinché idee e progetti non siano finalizzati a se stessi, ma diventino la base per costruire un progresso tecnologico ed economico», ha detto Davide Petraz contitolare di GLP, studio con sedi a Udine, Milano, Perugia, San Marino e Zurigo, più di 70 dipendenti, oltre 7mila clienti e più di 90mila casi trattati. «La cultura dell’innovare però necessita di essere accompagnata da una cultura della proprietà intellettuale: la tutela di marchi e brevetti è fondamentale in una visione strategica di medio-lungo periodo. È un dato di fatto che i Paesi dove vengono depositati più brevetti, ci sia anche un maggior impulso alla crescita e allo sviluppo».

Esempio concreto è la Cina, nazione leader mondiale nell’ambito della proprietà intellettuale. Nel solo 2015 ha visto il deposito di oltre 1.100.000 brevetti, più del doppio degli Stati Uniti e ben 14 volte quello che ha fatto l’Europa. Inoltre, nei primi sette mesi del 2016, la quantità di brevetti autorizzati è cresciuta del 49,5 per cento e oltre 500mila brevetti dovrebbero essere autorizzati nel 2016. Come ha testimoniato Jia, lo sviluppo esplosivo dei prodotti di proprietà intellettuale ha fornito un sostegno potente alla crescita innovativa dell’economia cinese. Un processo che ha coinvolto non solamente le aziende private, ma anche le realtà pubbliche come università e centri di ricerca in quello che è il mercato più grande del mondo.

Ha aggiunto Petraz: «L’ICC (la Camera di Commercio Internazionale) nell’Intellectual Property: Powerhouse for Innovation and Economic Growth 2011 ha confermato che – a parità di condizioni – un’invenzione brevettata ha un valore economico doppio rispetto ad una non brevettata. Inoltre, Epo ed Euipo, i due principali enti europei che si occupano di brevetti e proprietà intellettuale, hanno determinato che in Europa il 42% dell’attività economica è generata da industrie ad alta densità di attività intellettuale». Quindi, ha concluso Petraz: «è bene che sia proprio l’Università a promuovere questo tipo di cultura: in un mercato globalizzato la tutela del nostro lavoro è un passo fondamentale. Promuovere l’innovazione come fa il progetto Start Cup FVG è stimolare il progresso e la crescita. Ma tutto questo deve andare di pari passo con un cambio di mentalità volto a garantire la difesa delle nostre invenzioni».

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