Cronaca – Vicepresidente del Consiglio: “L’omaggio del Papa a don Mazzolari e don Milani è una conferma per chi li ebbe come veri punti di riferimento ed un appello alle nuove generazioni”

Cronaca – Vicepresidente del Consiglio: “L’omaggio del Papa a don Mazzolari e don Milani è una conferma per chi li ebbe come veri punti di riferimento ed un appello alle nuove generazioni”

(Arv) Venezia 20 giu. 2017 –       “Non avrei mai immaginato un Pontefice rendere omaggio a don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari: per molti della mia generazione il riconoscimento di Papa Francesco verso queste due figure di prete, se non sana alcune amarezze e ferite del passato, di sicuro ci spinge a riflettere e a rileggere la grande lezione che entrambi ci lasciarono nel cuore”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto commenta la visita di Papa Francesco a Bozzolo, città natale di don Mazzolari, e a Barbiana dove è sepolto don Milani. “Con un gesto di grande rilevanza Papa Francesco nello stesso giorno ha voluto rendere omaggio a due uomini di pace e fede, come don Mazzolari, ‘Tromba dello spirito santo in terra mantovana’ come ebbe a chiamarlo GIovanni XXIII, e appunto don Milani ‘trasparente e duro come un diamante’, per dirla con Bergoglio. Per molti aspetti don Lorenzo rappresentò la traduzione concreta del pacifismo e dell’impegno antifascista di don Primo, il quale trovò nel cattolicesimo fiorentino l’accoglienza e il sostegno migliore in anni in cui essere preti, antifascisti, pacifisti e senza tentennamenti difensori dei poveri non era certamente facile”. Il Vicepresidente ha poi proseguito: “Don Milani, di origini ebree convertitosi al cattolicesimo di cui divenne testimone autentico fino all’ultimo respiro, pagò a caro prezzo la scelta di stare dalla parte degli ultimi, diventando per molti della mia generazione un punto di riferimento imprescindibile per capacità critica, coerenza e limpidità. Non penso solo agli ultimi anni della sua vita, al processo per l’obiezione di coscienza che lo vide protagonista di una battaglia di civiltà, ma anche all’educatore, all’insegnante, all’autore di quella ‘Lettera ad una Professoressa’ che scosse dalle fondamenta la vecchia scuola classista. Provo sincera emozione nel vedere riconosciuto il sacrificio e il valore di questi due uomini alla cui lezione di vita oggi Papa Bergoglio, con grande umiltà, invita tutti ad ispirarsi: istituzioni, forze sociali, cittadini delle giovani generazioni.”

 

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(Consiglio Veneto)

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