Crac coop operaie di Trieste, Istria e Friuli: assolti gli amministratori senza delega

Trieste. Erano accusati a vario titolo di falso in bilancio, bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita gli ex amministratori e sindaci di Coop Operaie di Trieste. Lo scorso 29 giugno il G.I.P. del Tribunale di Trieste Guido Patriarchi ha disposto l’archiviazione per gli amministratori senza delega.

Scagionati dall’accusa di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta gli ex amministratori senza delega di Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, si tratta di Luigi Lai, Sergio Pizzotti, Salvatore Angelo Curreli e Silvana Moro, tutti difesi dall’avvocato Giovanni Borgna del foro di Trieste.

La richiesta di archiviazione, presentata già nel novembre dello scorso anno dal P.M. Federico Frezza titolare dell’inchiesta, era stata opposta per i componenti del C.d.A. privi di deleghe osservando che essi “ai sensi dell’articolo 2423 c.c. – si legge nell’ordinanza – redigono il bilancio e possono esonerarsi da responsabilità, ex art. 2932 c.c., solo ove abbiano fatto annotare senza ritardo il loro dissenso sul libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio, dandone immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale”.

Il G.I.P., riprendendo alcune argomentazioni sollevate dalla difesa degli amministratori senza delega, ha ritenuto che “gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio” dato che in tema di reati fallimentari e societari “ai fini della responsabilità penale dell’amministratore senza delega non è sufficiente la presenza di dati (segnali d’allarme) da cui desumere un evento, ma è necessario che egli ne sia concretamente venuto a conoscenza ed abbia volontariamente omesso di attivarsi per scongiurarlo”. Così continua il G.I.P. nell’ordinanza: “Non emergono dalle risultanze investigative elementi da cui poter desumere una specifica e precisa percezione da parte degli amministratori privi di delega” che sarebbero privi della necessaria competenza tecnico-specialistica per la gestione delle operazioni finanziarie “per le quali le società di revisione esterne non avevano svolto rilievi critici” e che non erano presenti nemmeno nelle revisioni da parte della Regione. Inoltre, conclude, non emergono volontarie omissioni “di atti volti a scongiurare il pericolo di eventi pregiudizievoli per le Società Cooperative Operaie” e certamente “il non aver fatto annotare il proprio dissenso sul libro delle adunanze e deliberazioni del CDA” non può essere considerata una omissione che comporta una responsabilità penale per gli amministratori senza delega.

Nate nel 1903 le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli, sono guidate dal 2015 dall’avvocato Maurizio Consoli nominato commissario liquidatore dal Tribunale di Trieste nella procedura di concordato preventivo.

Scopri tutti gli incarichi: Giovanni Borgna – Borgna Giovanni; Maurizio Consoli – Consoli Maurizio;

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