Il piano juncker e i fondi per le pmi, uno strumento a disposizione delle imprese

Rovereto (Trento). La Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trento e Rovereto, ha promosso giovedì scorso una mattinata di riflessioni e confronto sul Piano d’Investimenti per l’Europa (cosiddetto Piano Juncker) e le opportunità per le imprese. L’incontro si è tenuto a Rovereto, presso la sala convegni di Trentino Sviluppo.

L’obiettivo era quello di illustrare gli strumenti dell’UE a disposizione delle PMI presentando i programmi europei (COSME, H2020, LIFE, etc.), gli strumenti finanziari (BEI e FEI), i punti di contatto nazionale, il raccordo con i fondi strutturali, le dinamiche della progettazione europea e della gestione delle sovvenzioni e degli strumenti finanziari.

Dagli interventi dei relatori è emerso come l’attenzione dei programmi comunitari si sia spostata negli anni più recenti verso un obiettivo che è quello di favorire e stimolare non la ricerca fine a sé stessa, ma l’innovazione, con finanziamento di iniziative che abbiano un concreto impatto sul mercato, a beneficio della crescita del PIL dei Paesi membri dell’Unione e dell’occupazione.

Il ruolo del commercialista

In questo contesto, di particolare rilevanza è il ruolo del Dottore Commercialista e dell’Esperto Contabile nell’avvicinare le imprese a strumenti che, in ogni caso, presentano un certo livello di complessità. L’ambito dei finanziamenti comunitari costituisce un mercato di sicuro interesse per i professionisti. “Il Commercialista – sottolinea il presidente dell’ODCEC di Trento e Rovereto Pasquale Mazza – può intervenire nella fase di accesso allo strumento, oppure anche nel corso dello sviluppo del progetto occupandosi del monitoraggio dell’attività e nella rendicontazione o, ancora, certificando quanto rendicontato nei confronti della Comunità”.

Qualificata la partecipazione, sia in sala (professionisti e tecnici interessati direttamente al tema) che al tavolo. Sono infatti interventi, oltre al presidente Mazza, Roberto Carpano, project e financial manager, grande esperto di Europa e cooperazione transfrontaliera, che ha illustrato il quadro di insieme e gli strumenti a disposizione delle PMI. Quindi Luca Capra, vicedirettore Area incubatori e nuove imprese di Trentino Sviluppo, che ha presentato proprio il ruolo di Trentino Sviluppo. Dopo di lui Franca Belli, responsabile marketing di Mediocredito, che ha presentato Innovfin, uno strumento del piano Juncker. Ed ancora Maurizio Gianordoli, amministratore Social IT Srl Software and Consulting, e Massimo Barozzi, Ceo di Trilogis. Ha moderato l’incontro il dottore commercialista Fabio Resnati.

Festival delle Professioni, le societa’ tra professionisti non sono tutte uguali

Nel pomeriggio, l’Ordine dei Commercialisti ha partecipato anche ad un evento del Festival delle Professioni a Rovereto. Organizzato dal Consiglio dell’ordine locale degli avvocati, di grande attualità sotto il profilo delle prospettive di sviluppo della nostra economia: “Società tra i professionisti: il futuro è adesso”. “La situazione è piuttosto singolare – precisa il presidente Pasquale Mazza – perché vi è un trattamento fiscale diverso tra le società tra professionisti costituite dagli avvocati rispetto a quelle degli altri professionisti”. Infatti, le società tra avvocati secondo la normativa producono reddito di lavoro autonomo e quindi subiscono la tassazione per cassa, mentre le altre società tra professionisti, in quanto società commerciali, producono reddito di impresa, con tassazione per competenza. “Un trattamento fiscale, quest’ultimo, che parrebbe in contrasto con quanto stabilito da recente sentenza, con cui si è deciso che le società tra professionisti non sono soggette a fallimento, in quanto non svolgono attività di impresa commerciale”.

Sono intervenuti Disma Pizzini, dottore commercialista, per gli aspetti fiscali, Mirko Rugolo, dottore commercialista, per gli aspetti previdenziali, Gaetano Stella, dottore commercialista (con una tesi favorevole al socio di capitale), Giuseppe Maria Valenti, avvocato del Foro di Roma, esperto sulla normativa delle società tra professionisti e Antonio Rosa, presidente Organismo Congressuale Forense (con una tesi contraria al socio di capitale).

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