Ambiente – Gruppo PD: “100% rinnovabile è una sfida difficile ma che il Veneto può vincere con una classe politica all’altezza. Noi ci siamo e questo sarà il nostro impegno”

Ambiente – Gruppo PD: “100% rinnovabile è una sfida difficile ma che il Veneto può vincere con una classe politica all’altezza. Noi ci siamo e questo sarà il nostro impegno”

(Arv) Venezia, 7 ott. 2019   –  “Sabato 5 ottobre us, a Padova, abbiamo organizzato il Convegno “Veneto 100% sostenibile, rinnovabile, efficiente’, presentando i risultati, frutto di otto mesi di lavoro, conseguiti dal Centro Studi Levi Cases dell’Università degli Studi di Padova; che ha confezionato un Dossier corposo per capire come, e con quali investimenti, sia possibile vivere in una Regione, entro una trentina d’anni totalmente a energia rinnovabile, sostenibile, a zero emissioni di Co2. Con orgoglio, sottolineo che siamo i primi, a livello nazionale, a esserci dotati di un Report tecnico – scientifico così importante, che ci ha fatto comprendere come questo sogno, questa grande sfida, sia realizzabile, anche se la strada da percorrere si presenta ardua e il tempo, purtroppo, sia poco. Possiamo vincere questa sfida ricorrendo alla mobilità elettrica, al trasporto collettivo integrato, al raggiungimento della massima efficienza energetica in edilizia, sia con la costruzione di nuovi edifici in A4, sia con la ristrutturazione al massimo efficientamento possibile di quelli vecchi, dotandoci di servizi pubblici moderni, grazie alle fonti rinnovabili e a investimenti importanti, sempre più spinti, sul fotovoltaico”.

Queste le dichiarazioni rilasciate, a margine del convegno, dal Capogruppo del Partito Democratico a palazzo Ferro Fini, Stefano Fracasso che, a nome di tutto il Gruppo consiliare Dem, ha spiegato come “la tecnologia necessaria per arrivare a un Veneto 100% rinnovabile entro il 2050 già esiste e la transazione energetica da fonti fossili, non rinnovabili, a fonti rinnovabili, è già in atto, ma serve un radicale cambio di mentalità, occorre attuare una ‘dieta drastica’, innescare un profondo processo di cambiamento che investa, oltre la tecnologia e l’economia, soprattutto gli aspetti sociali, che rappresentano l’asse portante di questa rivoluzione epocale. Tuttavia, la grande assente è proprio la Politica, e noi vogliamo colmare questo vuoto colpevole, rappresentato dall’inerzia della classe politica che guida, da parecchi lustri, la nostra Regione, vogliamo lavorare affinché il Veneto diventi il volano, il protagonista della transizione da fossile a rinnovabile. Crediamo che sia profondamente giusto raccogliere la sfida in materia ambientale, per contrastare i cambiamenti climatici che hanno già inferto cicatrici gravissime al nostro territorio, pensiamo al crollo del Ghiacciaio del Monte Bianco, al requiem della Marmolada, ai boschi del Comelico e del Cadore schiantati dall’uragano Vaia. Il tema dello sviluppo sostenibile è all’ordine del giorno e tocca da vicino tutti i cittadini, e noi vogliamo trovare le soluzioni concrete per rimettere in equilibrio il nostro Pianeta, ovviamente iniziando dal Veneto”. Ma Fracasso avverte “dobbiamo assolutamente evitare che questa transizione sia esclusiva, per pochi eletti, e che a pagarla siano le persone più fragili. La transizione che il Partito Democratico ha in mente è assolutamente inclusiva. E questo cambiamento non si fa con decreto, ma deve essere partecipato dai cittadini. Siamo consapevoli che ci attende una sfida difficile, ma noi la vogliamo raccogliere, vogliamo impegnarci affinché il Veneto diventi protagonista di questo cambiamento, e così rigenereremo anche la Politica, pensando non soltanto all’oggi, ma al domani e al futuro dei nostri figli; vogliamo tornare a fare politica con passione. Ringrazio per l’eccellente lavoro svolto, Alberto Bertucco, Direttore Centro Studi di Economia e Tecnica dell’Energia Levi Cases dell’Università degli Studi di Padova, la Prof. Paola Valbonesi, il Vice Sindaco di Padova Arturo Lorenzoni”.

Per il Vice Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Andrea Zanoni, “Il Veneto dovrebbe essere il precursore di questa transizione energetica da fossile a rinnovabile, in quanto, negli ultimi anni, è stato vittima di gravissimi disastri ambientali, legati strettamente ai cambiamenti climatici, che hanno causato danni ingenti, anche in termini economici; nel 2015, la Riviera del Brenta è stata devastata da un tornado, che ha distrutto, tra molti altri beni, anche Villa Fini; nel 2017, la siccità ha causato un miliardo di danni mettendo in ginocchio il settore dell’agricoltura; nel 2018, l’uragano Vaia ha spazzato via 28 mila ettari di terreno provocando circa 1.850 milioni di danni; nella primavera 2019, la siccità prima e poi l’eccessiva piovosità hanno danneggiato fortemente le colture, per finire con il flagello della cimice asiatica, anch’essa provocata dai cambiamenti climatici. Il Veneto dovrebbe pertanto correre veloce verso le energie rinnovabili e le zero emissioni di Co2, invece resta immobile, detiene il record negativo di inquinamento atmosferico, che peraltro provoca costi sanitari ingenti, ha il record, anch’esso negativo, del consumo di suolo, è agli ultimi posti per presenza di Colonnine di Ricarica. La Maggioranza che ci governa è colpevolmente inerte, dà solo briciole per incentivare la transizione, parliamo di ‘solo’ 6 milioni di incentivi stanziati complessivamente, per la rottamazione di vecchie auto, di stufe inquinanti, per il fotovoltaico… mentre negli anni sono stati stanziati ben 600 milioni per la viticoltura e il Prosecco. Nel bilancio regionale manca poi la voce specifica dei cambiamenti climatici. Così non possiamo andare avanti, al Veneto serve una classe dirigente finalmente all’altezza dell’importante sfida che ci attende, per guidarci verso una economia circolare. Ce lo chiedono i cittadini”.

Sono intervenuti anche il Senatore Andrea Ferrazzi, Capogruppo PD in Commissione Ambiente al Parlamento, che ha ricordato come “è assolutamente necessario il passaggio alle fonti rinnovabili. Con Ursula Von Der Layen l’Europa ha già cambiato passo, dato che a ogni Commissario, nelle materie di competenza, è stato assegnato il tema della sostenibilità ambientale, il quale non è più in contrasto ma rappresenta l’altra faccia della competitività. Anche il nostro Paese, con il passaggio dal Governo Conte 1 a quello del Conte 2, ha iniziato a percorrere questo percorso virtuoso, mettendo in agenda investimenti significativi per la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile, l’economia circolare, il patto urbano in materia di urbanizzazione, per portare avanti una politica coordinata di interventi edilizi nelle città. Credo infatti che il consumo di suolo si arresti solo con la rigenerazione urbana”, e il Sotto Segretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Pier Paolo Baretta, il quale plaude “a questa iniziativa che, finalmente, ha lasciato perdere la retorica politica per lasciare spazio al merito, ad aspetti tecnico- scientifici, ha affrontato con coraggio e strategia questa difficile sfida verso il 100 percento rinnovabile. E finalmente, il Partito Democratico si è intestato questo importante tema che investe il nostro futuro. E’ urgente cambiare mentalità, da parte di tutti, e lo dobbiamo fare tutti assieme, creando così i presupposti per i necessari cambiamenti tecnologici. Credo che lo sviluppo sostenibile debba investire anche l’aspetto sociale e che servano nuovi strumenti normativi e una diversa chiave di lettura dei bilanci”.

Il Convegno ha visto anche una Tavola Rotonda attorno alla quale hanno dibattuto, su tutela ambientale e sviluppo sostenibile, Carlo Bonetti, Amministratore Delegato Bonetti- Fimauto Gruppo Volkswagen-Audi- BMW- Mercedes, Paolo Ghiotti, Presidente ANCE Veneto, Marco Granelli, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, e Sara Capuzzo, Presidente Cooperativa ‘ènostra’.

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(Consiglio Veneto)

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