Dalle Donne Coldiretti 29.500 euro. per la rinascita del Parco “MillePini”

Informazioni Coldiretti

N. – 16/10/2019

Dalle Donne Coldiretti 29.500 euro. per la rinascita del Parco “MillePini”

Valentina Galesso, vicepresidente regionale di Donne Impresa ha spiegato come tutto sia cominciato grazie all’idea di un’agricoltrice di Tresche Conca. “Cristina Panozzo fu la prima a scolpire dai tronchi abbattuti i primi alberi di Natale offerti nei nostri mercati ai cittadini vicentini e non. I suoi decori natalizi hanno attraversato l’Italia, da nord a sud, sono arrivati da Aosta fino a Palermo, nelle case dei semplici, come dei ricchi. – ha spiegato Valentina Galesso  La gente aveva capito il valore della rinascita dopo una tragedia ambientale imprevedibile e ci incoraggiava con messaggi e donazioni”. Sulla scia di questo entusiasmo il gruppo femminile di Padova in poco tempo organizzò un concerto al Teatro Verdi. Fu un successo di pubblico e di incasso, grazie anche agli sponsor – in gran parte presenti alla conferenza stampa  che contattati non esitarono ad aprire le casse della solidarietà. “Quel 30 gennaio – ha continuato Valentina Galesso  potevamo pensare di piantare già 15mila arbusti, autoctoni, con fogliame variopinto come tutti i tecnici forestali ci consigliavano. Ma ancora una volta dalla società ci giungevano i segnali di non smettere. Con la festa degli innamorati, grazie ad un artigiano locale, abbiamo promosso la vendita dei primi cuori di legno dell’Altopiano, li abbiamo proposti per la Giornata della donna ed ancora per quella della mamma. Le insegnanti nel tempo ce li hanno richiesti per i lavoretti a scuola, gli sposi li volevano come agribomboniere, i genitori per il battesimo dei figli, per la prima comunione per la cresima. Grazie alla generosità di tutti, oggi possiamo accreditare una somma non indifferente, aggiungendo la frase… “e non finisce qui…”. “È un atto di responsabilità nei confronti dei turisti, degli agricoltori, di grandi e piccini a cui è stata sottratta gran parte della bellezza naturale – ha sottolineato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto – per questo il pensiero di creare un’area green dove star bene, in salute e benessere significa guardare avanti verso la ricostruzione e dare un’altra possibilità alla natura di rigenerarsi con l’aiuto dell’uomo in un rinnovato equilibrio. È questo il senso con cui Coldiretti sostiene simili iniziative in un’ottica di tutela e conservazione del territorio più attenta e rispettosa”. Soddisfatto Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, ha concluso: “nel giardino didattico potranno trovare posto molte manifestazioni di aggregazione sociale come mercati ed occasioni di incontro tra produttori e cittadini, coinvolgendo soprattutto gli allevatori delle malghe che hanno sofferto maggiormente per i disagi creati dall’avversità atmosferica”.

(Coldiretti Vicenza)

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