Bilancio – Bigon (PD): “Incidenti su lavoro: Veneto in vetta alla classifica nazionale, ma la Regione boccia la nostra richiesta di aumentare il personale Spisal”

Bilancio – Bigon (PD): “Incidenti su lavoro: Veneto in vetta alla classifica nazionale, ma la Regione boccia la nostra richiesta di aumentare il personale Spisal”

(Avr) Venezia 12 nov. 2019 – “La sicurezza sul lavoro, nonostante i 69 morti e gli oltre 56mila infortuni, non sembra rientrare tra le preoccupazioni della Regione. Occorre fare una seria prevenzione e aumentare i controlli, ma gli organici degli Spisal sono ridotti all’osso. Avevamo chiesto di assumere a tempo indeterminato, entro il primo semestre del 2020, 30 tecnici della prevenzione da assegnare alle Ulss, la maggioranza ha detto no”. A darne notizia è la Consigliera regionale Anna Maria Bigon, commentando la bocciatura dell’emendamento presentato dal gruppo del Partito Democratico, di cui era prima firmataria, durante la discussione del Collegato al bilancio. “Il Veneto, nonostante un leggero calo, rimane ai primi posti in Italia, con dati superiori alla media nazionale”.

“Il Patto siglato l’estate 2018 con sindacato e associazioni di categoria – sottolinea Bigon – non ha portato a grandi risultati, a giudicare dalla reazione del personale Spisal che il mese scorso ha dichiarato lo stato di agitazione. Le assunzioni previste hanno permesso di coprire solo una minima parte dei posti vacanti, anche perché si tratta in gran parte della sostituzione di addetti andati in pensione. L’assessore Lanzarin in aula ha tirato in ballo ‘Quota 100’ per giustificare questa insufficienza, come se fosse una misura improvvisa, approvata ed entrata in vigore dal giorno alla notte. A testimonianza dello scarso interesse, la Regione non si è neanche presentata al tavolo di conciliazione con i sindacati convocato dal Prefetto di Venezia. La realtà è che a fronte di un mondo del lavoro sempre più precario, serve un impegno ancor più forte sul versante della prevenzione e dei controlli, altrimenti il numero degli incidenti è destinato a crescere. Non è questo un settore su cui risparmiare. Emilia Romagna e Toscana, per fare due esempi, hanno una popolazione inferiore e un numero superiore di ispettori. Anche in questo caso, è questione di priorità”.

/1869

(Consiglio Veneto)

Please follow and like us