Infrastrutture – Bigon (PD): “Maggioranza boccia nostro emendamento sul completamento della Grezzanella e poi approva ordine del giorno meno vincolante per un’opera attesa da 30 anni”

Infrastrutture – Bigon (PD): “Maggioranza boccia nostro emendamento sul completamento della Grezzanella e poi approva ordine del giorno meno vincolante per un’opera attesa da 30 anni”

(Arv) Venezia, 7 nov. 2019   –  “La Grezzanella deve essere inserita tra le opere prioritarie della Regione, affinché Anas parta immediatamente. Non capisco perché la maggioranza, con in testa l’assessore De Berti, abbia rigettato il mio emendamento al Defr per poi approvare a fine seduta un ordine del giorno in cui si chiede l’attenzione della Giunta nel realizzare questa infrastruttura, mettendola come prioritaria e sollecitare il Governo e quindi Anas, per completarla. È un comportamento quanto meno contraddittorio, difficile da giustificare ai cittadini veneti”. A dirlo è Anna Maria Bigon, Consigliera regionale del Partito Democratico, commentando in una nota la seduta dedicata al Defr dove si è vista respingere un emendamento con cui chiedeva “il completamento prioritario della Strada regionale 62 come ‘strumento’ per migliorare l’accessibilità del territorio veneto. Visto che il Defr è uno strumento di programmazione, non si capisce perché non inserire all’interno anche la Grezzanella, attesa da fin troppo tempo, come, giustamente, è stato fatto per la Strada regionale 10. L’ordine del giorno è un passo in avanti e infatti come consiglieri veronesi l’abbiamo sottoscritto, ma insufficiente. Continueremo a lottare fin quando non partiranno i lavori. Già nel 2016 era stato approvato un altro Odg per inserire la Sr 62 nell’elenco delle priorità delle opere pubbliche regionali. A distanza di tre anni gli alibi sono finiti: servono tempi certi e rapidi. Con il mio emendamento, sottoscritto dai colleghi Salemi e Fracasso, volevamo mettere nero su bianco un vincolo ben preciso; la maggioranza ha preferito un impegno all’acqua di rose, certo meno vincolante, nonostante il territorio aspetti quest’opera da 30 anni”.

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(Consiglio Veneto)

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