Ingresso vietato nello stadio alla bandiera di San Marco – Sandonà (ZP): «Fatto senza alcun fondamento storico o politico. Domenica 3 novembre per Vicenza-Padova diverse bandiere sugli spalti»

Venezia, 11 novembre 2019 – «Il divieto di esporre la bandiera di San Marco all’interno dello stadio Euganeo di Padova prima della partita di calcio è davvero ingiustificato. La millenaria bandiera Serenissima, dalla quale deriva il gonfalone ufficiale della Regione del Veneto, rappresenta tutti i veneti, non solo quelli di una determinata fazione politica. Ed è grave che i rappresentanti dello Stato non lo sappiano». Luciano Sandonà, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, commenta così quanto accaduto ieri a Padova, dove le forze dell’ordine hanno impedito l’ingresso di una bandiera di San Marco all’interno dello stadio di calcio.

«Non solo è stato mancato di rispetto alle nostre radici e alla nostra cultura – continua Sandonà -, ma quello che è un nostro simbolo identitario è stato giudicato come pericoloso, al punto da venirne impedita l’esposizione. Un fatto assurdo, soprattutto se consideriamo che in tutti gli stadi è stata sempre fatta entrare la bandiera di San Marco. Ultimo esempio, la partita di campionato di domenica 3 novembre, allo stadio Romeo Menti di Vicenza, dove sugli spalti venivano sventolate diverse bandiere di San Marco (come dimostra la foto allegata, scattata proprio domenica). I veneti sono fieri delle proprie origini e la bandiera le rappresenta. Auspichiamo che questo fatto rimanga un episodio isolato. Noi continueremo ancora a sventolare il nostro gonfalone negli stadi».

(Lega Nord)

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