Politica – “Il Consiglio Regionale ha proseguito nel pomeriggio l’esame della Legge di Stabilità 2020” (PARTE PRIMA)

Politica – “Il Consiglio Regionale ha proseguito nel pomeriggio l’esame della Legge di Stabilità 2020” (PARTE PRIMA)

(Arv) Venezia, 14 nov. 2019 – Nella seduta pomeridiana, il Consiglio Regionale del Veneto ha continuato l’esame del PDLR n. 465.

Pronta la replica del Capogruppo Dem Stefano Fracasso al collega Valdegamberi il quale, sulla vicenda Mose, aveva sollevato ‘la questione giuridica’. “Il problema non è tanto giudiziario, ma soprattutto politico – ha premesso Fracasso – perché in questi anni, tutti, trasversalmente, si sono tenuti a debita distanza dai problemi legati all’infrastruttura, in primis Zaia, il quale non ha fatto nulla per accelerare il completamento dell’opera. Bruno Pigozzo aveva chiesto, a suo tempo, l’istituzione di una Cabina di regia per coordinare le azioni ai diversi livelli istituzionali, iniziativa caduta nel vuoto”. “E a Berlato dico che è vero che i cambiamenti climatici si sono sempre succeduti, ma a distanza di milioni di anni, non solo di decine, come sta avvenendo ultimamente – ha risposto il consigliere Democratico – certo, bisogna difendere le coste, puntellare gli argini, ma tutto ciò non basta, perché è prioritario combattere i cambiamenti climatici e abbassare i livelli di CO2 nell’aria. In tal senso, abbiamo presentato una manovra emendativa affinché il Veneto sia la prima regione ad affrontare con serietà e concretezza la sfida rappresentata dal clima, ma siamo disponibili a ritirarla qualora la Giunta ci assicuri una manovra finanziaria a sette zeri, quindi sostanziosa, coraggiosa, che risponda pienamente alle nuove e impellenti necessità legate all’ambiente, che preveda in primis un intervento a favore della Basilica di San Marco, il vero cuore pulsante di Venezia, altro che la bandiera di San Marco…”.

“A un anno dalla tempesta Vaia, sembra che la natura ci abbia ridestato dal torpore, richiamandoci alla memoria la furia degli elementi e l’urgenza di affrontare il problema legato ai cambiamenti climatici – ha commentato la Dem Orietta Salemi – è necessario che chi legifera e, soprattutto, quanti sono investiti della responsabilità di governo, si impegnino nella prevenzione. Invito la Politica a guardare con occhi responsabili alla tragedia dell’’acqua granda’ a Venezia, analizzando con obiettività le eventuali responsabilità umane. Chiedo al Presidente Zaia di non limitarsi a prendere le distanze dal Mose, ma di farsi promotore di un’azione forte per portare a compimento l’infrastruttura, così strategica per Venezia, che è il nostro vero brand nel mondo. Dobbiamo spenderci per valorizzare le bellezze del Veneto e del nostro Paese, perché cultura, storia, arte e vita si coniugano assieme”.

Per l’Assessore Bottacin “stiamo assistendo a un film surreale, in cui qualcuno racconta che la Lega ha bocciato tutti gli emendamenti per affossare la lotta ai cambiamenti climatici. Ma stiamo scherzando? Affermare che la Giunta ha messo zero euro in materia ambientale è totalmente falso, su queste basi non si può neppure iniziare un contraddittorio. Non siamo certo all’anno zero, al limite si può chiedere alla Regione di avere maggiore coraggio, non certo accusarla che nulla è stato fatto. Mentre ho apprezzato l’intervento di Fracasso, che ha proposto il ritiro degli emendamenti su auto e bici elettriche, assumendo così un comportamento responsabile. E sui sistemi di protezione passiva, dico che con l’amministrazione Zaia c’è stata discontinuità rispetto al passato, grazie al varo di un Piano di interventi per 3 miliardi di euro al fine di garantire la sicurezza idrica, con investimenti che hanno evitato anche tante morti”.

L’Assessore ha concluso mettendo in guardia “sulle due perturbazioni che tra stasera e domenica colpiranno con forza il nostro territorio”.

Il Capogruppo della Lega, Nicola Finco (LN), ha denunciato come “negli ultimi giorni, si è mancato di rispetto nei confronti dei cittadini veneti, così duramente provati, che al contrario rappresentano un esempio di laboriosità”.  “E sul Mose, a quanti attaccano il nostro Presidente, rispondo che si tratta di un’opera statale, la cui gestione dipende dal Governo – ha puntualizzato Finco – e Luca Zaia è stato sollevato da ogni sospetto, anzi, nelle intercettazioni tra indagati, è emerso come il Governatore fosse definito un ostacolo alla macchina delle tangenti, perché ha sempre cercato di bloccare questi comportamenti esercitando un ferreo controllo”.

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(Consiglio Veneto)

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