Politica – Zanoni (PD): “Tutti al lavoro per aiutare Venezia alluvionata, mentre Zaia obbedisce agli ordini di Salvini e va a fare campagna elettorale in Emilia Romagna”

Politica – Zanoni (PD): “Tutti al lavoro per aiutare Venezia alluvionata, mentre Zaia obbedisce agli ordini di Salvini e va a fare campagna elettorale in Emilia Romagna”

(Arv) Venezia, 15 nov. 2019  –  “Mentre il Consiglio regionale è costretto a una maratona fuori sede, causa allagamento dell’Aula di palazzo Ferro Fini a Venezia, per approvare il bilancio in fretta e furia senza apparente motivo, Zaia diserta i lavori e si presenta a Bologna insieme a Salvini per la campagna elettorale in Emilia Romagna. Un bel modo per dimostrare di essere ‘il presidente dei veneti’”. È quanto dichiara Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, intervenendo tramite una nota “sul ‘forfait’ del governatore alla seduta conclusiva sul bilancio che si è protratta fino a tarda sera. Il suo posto vuoto spiccava, anche se non è una novità. Secondo i colleghi leghisti era a Venezia per seguire da vicino l’emergenza: i lavori consiliari, però, si sono conclusi ben oltre le 21 e Zaia, a differenza dell’assessore Bottacin, non si è mai visto. Abbiamo poi scoperto che in quelle stesse ore si trovava a Bologna, agli ordini di Salvini, che ha chiamato a raccolta i governatori leghisti per le elezioni regionali dell’Emilia Romagna. È una questione di priorità: Zaia ha mostrato quali sono le sue” aggiunge il vicepresidente della commissione Ambiente che continua: “Mentre migliaia di volontari erano all’opera per aiutare gli alluvionati e liberare insieme a vigili del fuoco e protezione civile la città da tonnellate di rifiuti, alcuni ristoranti salvati dall’acqua alta fornivano gratuitamente un pasto caldo ai veneziani rimasti senza cucina, Zaia anziché espletare il proprio ruolo di Presidente per il quale è stato eletto e per una volta rimboccarsi finalmente le maniche, se ne andava a Bologna per festeggiare sorridente la candidata a presidente dell’Emilia Romagna. Spero che i veneti comincino a capire la pochezza di questo modo di fare politica e non si facciano incantare da chi come gli sciacalli viene oggi a Venezia per una passerella a favore di telecamera”.

“Certo – rincara Zanoni – così Zaia ha evitato di assumersi la responsabilità della bocciatura da parte della Lega e dei suoi alleati Fratelli d’Italia e Forza Italia delle misure che proponevamo per fare prevenzione e  tutelare il Veneto e i suoi cittadini dagli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici. La maggioranza continua nella sua ostinazione negazionista e ha detto no ai nostri emendamenti su fonti rinnovabili, efficientamento energetico, colonnine elettriche, sostituzione bus inquinanti, limitazione della plastica, Piano d’azione per l’energia e sostenibile e tanti altri. Perché, secondo loro, si tratta essenzialmente di fenomeni naturali: l’azione umana non c’entra niente”.

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(Consiglio Veneto)

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