Successo turistico della provincia di Treviso – Barbisan (LN): «Tra le dieci località più scelte dai Cinesi, due sono trevigiane. Un successo dovuto alle capacità di accoglienza degli operatori»

Venezia, 27 novembre 2019 – «E’ di pochi giorni fa un articolo del quotidiano britannico Guardian che descrive Treviso e la sua provincia come meta imperdibile per tutti i turisti che vogliono assaporare le bellezze italiane restando fuori il caos delle grandi città. E che il capoluogo della Marca, con tutta la sua provincia, sia sempre più apprezzato, lo dimostrano anche i dati diffusi dall’ultimo Rapporto statistico della Regione del Veneto. In particolare le ultime statistiche, riferite al 2018, dimostrano come a crescere nel Trevigiano siano soprattutto i turisti cinesi che crescono, in aumento rispetto l’anno precedente del 5,2%. E considerata l’importanza che la Cina sta conquistando sul mercato mondiale e la forza crescente della nuova Via della seta, sono numeri estremamente confortanti». Così Riccardo Barbisan, consigliere regionale del gruppo Lega, commenta il successo crescente della provincia di Treviso tra i turisti stranieri e soprattutto cinesi.

«In particolare – continua Barbisan -, tra le dieci destinazioni più gettonate dai turisti provenienti dalla Cina spiccano ben due località trevigiane: Mogliano Veneto, seconda solo a Venezia, e al settimo posto Preganziol. Entrambe vantano un’ottima posizione, comodissima sia per il nostro capoluogo regionale che per Treviso, con ottime strutture alberghiere e un’accoglienza in grado di soddisfare anche i visitatori più esigenti. In particolare, Mogliano registra il 5,9% di arrivi di tutto il Veneto, con 48.617 presenze, mentre Preganziol il 3,4%, con 26.571 presenze. Numeri che, grazie alla più che positiva pubblicità che alcuni tra i più importanti quotidiani al mondo stanno facendo di Treviso, il Guardian appunto e poco prima il New York Times, mostrano come le potenzialità turistiche del Trevigiano siano enormi. Dati che sono destinati a crescere anche grazie all’iscrizione tra i patrimoni dell’umanità Unesco delle Colline del Prosecco».

(Lega Nord)

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