Acqua Granda – Gruppo M5S: “San Marco è patrimonio del mondo, la Regione promuova una raccolta fondi, ma sui finanziamenti, prima i veneti”

Acqua Granda – Gruppo M5S: “San Marco è patrimonio del mondo, la Regione promuova una raccolta fondi, ma sui finanziamenti, prima i veneti”

(Arv) Venezia 17dic. 2019 –   “Nessuno di noi mette in dubbio il valore storico e artistico universale di quella che per noi tutti è la più bella Chiesa del mondo, ma pur sempre di una chiesa si tratta, che può beneficiare costantemente di attenzioni pubbliche per la salvaguardia dei beni artistici e culturali, da parte dello Stato e delle Istituzioni presenti sul territorio, ma ricade anche sotto il patrimonio immenso del Vaticano. Miliardi di euro, molti dei quali frutto di raccolte di fondi il cui utilizzo parrebbe non andare sempre a beneficio del valore artistico, ma invece a favore di altre attività”. Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel ed Erika Baldin, che aggiungono “quando si parla di soldi dei contribuenti da destinare alle chiese, il nostro pensiero va anche a quello che riteniamo essere lo scandalo dell’evasione delle imposte sugli immobili, i quali dovrebbero essere luoghi di culto e invece sono tutt’altro. Si tratta di miliardi di euro”. “Ma quanti commercianti hanno subito danni gravissimi dall’acqua alta del 12 novembre scorso? – ricordano gli esponenti Pentastellati – Quanti residenti veneziani si ritrovano a dover risanare le proprie case, magari edifici antichi di grande valore storico? Loro devono dipendere dagli stanziamenti dello Stato, mentre la Regione si impegna solo per raccogliere e destinare fondi a favore della Basilica di San Marco”. “Per noi San Marco, ancora più di simbolo di Venezia, è patrimonio del mondo – sottolineano i consiglieri M5S – quindi la Regione si adoperi affinché alla Basilica giungano donazioni internazionali”. “La Regione deve farsi promotrice di una iniziativa forte in questo senso – concludono Berti, Brusco, Scarabel e Baldin – ma deve soprattutto aiutare i cittadini che, a distanza di un mese dall’acqua alta, hanno ancora attività in ginocchio e abitazioni inagibili. La Regione deve essere presente non solo a Venezia, ma anche in tutte le aree colpite dal maltempo, dove si fa affidamento solo sugli interventi statali”.

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(Consiglio Veneto)

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