Acqua, risorsa da tutelare: l’attenzione del mondo agricolo, unito per i Consorzi di Bonifica

Acqua, risorsa da tutelare: l’attenzione del mondo agricolo, unito per i Consorzi di Bonifica

A Carceri Coldiretti ha proposto una riflessione sull’acqua come risorsa e come bene da tutelare

Domenica 1 dicembre a Este la Giornata Provinciale del Ringraziamento con centinaia di agricoltori

Si avvicina la data del voto, in tutto il Veneto, per il rinnovo degli organi di rappresentanza dei dieci Consorzi di Bonifica. Anche nella provincia di Padova domenica 15 dicembre saranno chiamati alle urne tutti i proprietari di fabbricati e terreni, contribuenti dei quattro consorzi che insistono nel nostro territorio: Brenta e Adige Euganeo nell’Alta Padova, Bacchiglione a Padova, nord- ovest Colli, Cintura e Piovese, Adige Euganeo nella Bassa Padovana. A questo appuntamento elettorale il mondo agricolo, da sempre storicamente attento e coinvolto nelle questioni che riguardano la tutela della risorsa acqua e del territorio, ha scelto di presentarsi alle urne unito, con la lista “Coldiretti – Cia Agricoltori Italiani – Confagricoltura”, presente in tutti i Consorzi con un’ampia rosa di candidati per ciascuna delle tre fasce di contribuenza. Ora la sfida, come ha ricordato ieri sera a Carceri Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova, in occasione dell’incontro dedicato alla bonifica, è quella di “parlare a tutti i cittadini, anche a quelli che si sentono lontani da questo tema, perché la sicurezza idraulica e la buona gestione del territorio riguarda chi vive in campagna come chi vive in città, perché senza le opere di bonifica e la loro manutenzione gran parte della nostra campagna tornerebbe ad essere una palude. Le tre organizzazioni agricole venete hanno scelto di fare squadra e presentare un’unica lista perché gli obiettivi sono i medesimi, per continuare a garantire l’autogoverno dei consorzi e la realizzazione dei progetti ai quali si è lavorato in questi anni e che ora andranno completati. Si tratta di interventi importanti per ridurre il rischio idraulico, preservare la risorsa acqua e garantire l’irrigazione dei terreni. Se i cittadini conoscessero tutto ciò che fanno i Consorzi per il territorio in cui vivono andrebbero in massa a votare”.

Andrea Crestani, direttore dell’Anbi Veneto, l’associazione che rappresenta tutti i dieci Consorzi di Bonifica, ha sottolineato le “origini antiche e profonde della bonifica, con regole che arrivano fino ai giorni nostri” sottolineando come i consorzi siano la “prima forma di sussidiarietà tra cittadini che si organizzano insieme per amministrare il territorio. Attraverso la contribuenza i Consorzi garantiscono due benefici, la bonifica e l’irrigazione. In Veneto l’introito dei Consorzi è di 140 milioni euro, cui l’86% derivano dai contributi pagati dai proprietari di fabbricati e terreni, il 7% dalla produzione di energia idroelettrica, il 6,3% dal rilascio di concessioni e appena lo 0,7% da contributi regionali. Possiamo contare su un indice di efficienza che non ha paragoni nel settore pubblico e primeggia anche nel privato, spendiamo poco e destiniamo oltre 70 milioni euro per manutenzioni. Inoltre nel biennio 2018/2019 abbiamo messo a punto progetti per ben 251 milioni di euro. Attraverso i consorzi, pertanto, sono i cittadini che gestiscono il territorio e lo tengono all’asciutto. Non dimentichiamo che in un terzo degli 1,2 milioni di ettari gestiti dai consorzi l’acqua non scorre direttamente al mare e deve essere alzata da 400 idrovore e immessa in una fitta rete di canali. Eppure in questa area ad altissimo rischio idrogeologico negli ultimi decenni 70 mila ettari sono stati occupati dal cemento. L’urbanizzazione e il consumo di suolo agricolo è un mix che genera disastri ambientali. I centri urbani non ne sono immuni, anzi sono proprio le città e le grandi urbanizzazioni che rivelano tutta la loro fragilità in caso di precipitazioni intense, come abbiamo visto anche in questi giorni. I nostri Consorzi spendono quasi tutte le risorse per mettere in sicurezza città e centri urbani dove spesso le infrastrutture sono inadeguate. Lavoriamo poi per garantire l’irrigazione, perché oggi c’è necessità di trattenere acqua sul territorio. Arriviamo ad erogare 5 miliardi di metri cubi acqua all’anno per le attività agricole ma anche per l’ambiente. Il cibo è irriguo e non ci sarebbero coltivazioni senza acqua. Ma dobbiamo rovesciare il paradigma che l’agricoltura “consuma” acqua, perché l’irrigazione crea invece benefici ambientali come la tutela della biodiversità, la ricarica delle falde, la mitigazione dei cambiamenti climatici, solo per citarne alcuni. L’acqua usata per l’irrigazione non si disperde, anzi alimenta un circolo virtuoso”.

Nel corso dell’incontro proposto da Coldiretti Padova all’Abbazia di Carceri, primo appuntamento della Giornata Provinciale del Ringraziamento che culmina con l’evento di Este domenica prossima, don Andrea Ceolato, parroco di Carceri nonché agronomo, ha ricordato che “chi lavora la terra non può non amare la terra”, riferendosi all’impegno quotidiano degli agricoltori come “sentinelle del territorio”. Il parroco ha ripercorso la storia della bonifica nel territorio padovano, ricordando come un migliaio di anni fa furono i monaci ad avviare una imponente opera di bonifica grazie alla quale la campagna venne resa coltivabile. La storia millenaria dell’Abbazia di Carceri lo conferma. “Per secoli i numerosi monasteri disseminati da Mantova a Chioggia furono il fulcro del recupero dei territori. Senza l’opera straordinaria dei monaci, proseguita poi dalla Serenissima, la nostra campagna non avrebbe questa conformazione. Per secoli i monaci hanno sempre trovato il giusto compromesso tra rispetto della natura e necessità dell’uomo. L’acqua è un bene primario, a volte è troppa a volte troppo poca, ed è necessario che sia pulita e sana. Da qui la necessità di trovare un rapporto equilibrato con il bene acqua e con l’ambiente”. Anche il sindaco di Carceri Tiberio Businaro ha invitato tutti ad informarsi e a partecipare al voto per i Consorzi di Bonifica, ricordando quanto la Bassa Padovana sia un territorio che deve molto alle opere di bonifica.

Coldiretti Padova, infine, ha dato appuntamento a domenica 1 dicembre a Este, al mattino, per la celebrazione in Duomo della Giornata provinciale del Ringraziamento, alla quale parteciperanno centinaia di agricoltori, con la tradizionale offerta dei doni della terra di questa annata appena conclusa nei campi e la benedizione dei trattori e di tutti gli agricoltori. In piazza Maggiore sarà allestito il Mercato di Campagna Amica con le tipicità di stagione e i principali prodotti dell’agricoltura padovana.

(Coldiretti Treviso)

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