Caccia – Bartelle (Veneto 2020 – Italia in Comune): “Nel 2018 la Regione aveva promesso che avrebbe sostenuto la fauna selvatica in difficoltà. Cos’è stato fatto?”

Caccia – Bartelle (Veneto 2020 – Italia in Comune): “Nel 2018 la Regione aveva promesso che avrebbe sostenuto la fauna selvatica in difficoltà. Cos’è stato fatto?”

(Arv) Venezia, 16 dic. 2019  –  “Nel gennaio 2018 avevo depositato un’interrogazione, la 511, insieme ai colleghi Zanoni e Azzalin, per chiedere quali sarebbero state le sorti del Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Rovigo. Nell’aprile 2018 la Giunta rispondeva ammettendo che le ‘criticità di natura finanziaria risultano oggettive’ e promettendo che si sarebbe fatta carico di ‘individuare le più opportune azioni da intraprendere per garantire adeguati e sostenibili livelli di assistenza alla fauna selvatica in difficoltà’. La notizia di oggi è che a Rovigo è stata presa a fucilate una poiana, salvata solo grazie ai volontari della Lipu. Volontari appunto, perché soldi non ce ne sono. Eppure il Cras si occupa di circa 1.500 casi l’anno”. Così la Consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia in Comune) che aggiunge: “Ho deciso di chiedere la convocazione in Commissione dell’Assessore Regionale competente affinché spieghi quali siano le azioni intraprese da aprile 2018 ad oggi per garantire assistenza alla fauna selvatica in difficoltà. Chiedo infine alla giunta di valutare l’opportunità di stornare i fondi concessi alle associazioni di stampo venatorio per girarle al funzionamento dei Cras, visto che recenti notizie di stampa segnalano che tali associazioni di stampo venatorio, hanno i forzieri pieni al punto che una di loro ha pensato bene di finanziare il partito Fratelli d’Italia”.

“Tale ultima richiesta – precisa Bartelle – rifugge da qualsiasi scopo di polemica ed è finalizzata unicamente a raggiungere l’obiettivo primario di questi finanziamenti, e cioè quello di finanziare quelle attività di formazione anti bracconaggio, che evidentemente vengono svolte con più efficacia dalle associazioni animaliste rispetto alle associazioni di stampo venatorio”.

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(Consiglio Veneto)

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