Diplomati 15 nuovi «cuochi contadini», ambasciatori dei prodotti, delle ricette e della tradizione veronesi. Ricerca dell’Università di Verona su «L’agriturismo nell’immaginario dei consumatori».

Prova superata per i 15 agrichef, i cuochi contadini di Campagna Amica di Codliretti che si sono “sfidati” ieri per l’esame finale all’Agriturismo Villa Tavanara a Nogara.

Gli aspiranti agrichef hanno preparato un piatto per valorizzare gli ingredienti di stagione e del territorio giudicato da una commissione composta da imprenditori agricoli, docenti, giornalisti ed esperti. Erano presenti, tra gli altri: Daniele Salvagno e Giuseppe Ruffini, rispettivamente presidente e direttore di Codiretti Verona, Diego Scaramuzza, presidente nazionale e regionale di Terranostra (associazione di Coldiretti che riunisce gli agriturismi) e fondatore dell’Agrichef Academy di Coldiretti,  Elisabetta Montesissa, direttore di Terranostra nazionale e Toni de Amicis, consulente di Terranostra nazionale, Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra Verona, Debora Viviani, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona, Stefano Faedo, presidente Consorzio Arcole Doc e Consorzio Ortofrutticolo di Belfiore.

I criteri per superare l’ultima selezione sono stati il rispetto della tradizione, il tempo di esecuzione, la capacità di impiattamento senza dimenticare la fantasia personale con un pizzico di innovazione culinaria oltre all’equilibrio complessivo degli ingredienti.

«Dopo oltre 100 ore di formazione – evidenzia Diego Scaramuzza – gli allievi hanno dimostrato di meritare la divisa di agrichef, grazie a un percorso di crescita professionale. L’Agrichef Academy, nata in Veneto, sta ormai spopolando in tutta Italia con la formazione di circa 1000 agrichef». «Gli allievi sono tutti agricoltori, – aggiunge Scaramuzza – che hanno seguito lezioni in aula e il percorso teorico pratico, perché questa condizione è essenziale per concorrere al titolo. Infatti elemento principale per le iscrizione è il certificato di imprenditore agricolo che distingue il valore aggiunto della coltivazione o allevamento dei propri prodotti serviti poi in tavola. Si prevedono per gli agichef attività di aggiornamento anno per anno».

«L’agrichef – precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona – oltre che ad essere un agricoltore e abile cuoco, è anche un conoscitore e perfetto ambasciatore dei prodotti del proprio territorio che cucina e presenta in modo eccellente per soddisfare le diverse esigenze della clientela». Le lezioni del corso si sono svolte in Coldiretti e in alcuni agriturismi per le parti pratiche.


Hanno conquistato il titolo di agrichef: Monica Adami dell’Agriturismo Macole sulle Torricelle a Verona, Marco Bertoncini dell’Agriturismo Girelli Nello di Bussolengo, Riccardo Bissolo dell’ Agriturismo Alla Motta di Nogara, Yuri Brian dell’ Agriturismo Le Mistral di Sommacampagna, Elisa Burro dell’ Agriturismo Borgo Valfredda di Mezzane, Devis Caceffo dell’ Agriturismo Principe Amedeo di Sommacampagna, Gianmarco Chiavegato dell’ Agriturismo San Gabriele di Isola della Scala, Manuel Desto dell’ Agriturismo La Colombara di Rivoli Veronese, Nicola Filippo Finotti dell’ Agriturismo Scriciol di San Zeno di Montagna, Maria Angela Foradori dell’ Agriturismo La Ca’ di Dolcè, Marco Merci dell’Agriturismo Corte Merci di Negrar, Michele Perusi dell’ Agriturismo Le Palme di Isola della Scala, Massimo Pizzoli dell’ Agriturismo La cubana di Cerea e Sonia Fontelli dell’Agriturismo Colle San Felice di Verona.

L’agriturismo è un fenomeno in ascesa da trent’anni con la particolarità che l’attività può essere svolta solo in aziende agricole e a cura di agricoltori, che ne sono i veri protagonisti. In Veneto sono 1484 gli agriturismi; di questi oltre 420 sono nella provincia veronese, che ne conta il numero maggiore, di cui circa il 50% associate a Terranostra di Coldiretti Verona. Tra questi agriturismi, circa il 45% offre solo il servizio di alloggio, il 13% il servizio di ristorazione, il 25% il servizio sia di alloggio e ristorazione, il 10% circa il servizio di alloggio e somministrazione di spuntini e il 7% il servizio di somministrazione di spuntini. Circa il 35% effettua la vendita diretta dei propri prodotti. Le donne rappresentano circa un terzo dei proprietari degli agriturismi. Anche l’agriturismo, però, si evolve e oggi sono presenti figure come l’agrichef, che coltivano, allevano e cucinano loro territorio che sanno proporre in modo accattivante e raccontare.

«Da sempre l’agriturismo rappresenta la naturalità, la semplicità e la genuinità della cucina, alla quale è riconosciuta la specificità di benessere perché autoprodotta, fin dagli ingredienti usati. Ci siamo domandati quanto ancora oggi si riconoscono questi aspetti e quanto i consumatori percepiscono questi valori. – dice Debora Viviani che con l’Osservatorio sulle famiglie ha eseguito nel 2018 l’indagine “L’agriturismo nell’immaginario dei consumatori” su richiesta di Coldiretti – Dalla ricerca era emerso che la figura dell’agrichef è poco conosciuta ai clienti degli agriturismi. Ora stiamo lavorando, anche attraverso l’ente di formazione di Coldiretti, per specializzare queste figure che, oltre a saper preparare i piatti, sono testimoni della cultura locale legata al cibo e quindi questo messaggio deve arrivare al consumatore». Per quanto riguarda l’aspetto relazionale dalla ricerca è emerso che i clienti apprezzano il clima familiare, il «sentirsi come a casa» che è tipico degli agriturismi.

(Coldiretti Verona)

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