Economia – Guadagnini (Siamo Veneto): “A rischio il valore e la funzione sociale del Monte di pietà a Venezia: Banca intesa è pronta alla vendita. Cosa fa la Regione”?
(Arv) Venezia 19 Dic. 2019 – “Si fanno sempre più insistenti le voci di una cessione da parte di Banca Intesa san Paolo del Monte di Pietà di Venezia ad un altro istituto: l’operazione, ad oggi e stando alle indiscrezioni, limitata ad un accordo ma non ancora definita completamente, se portata a termine potrebbe sancire la dispersione dello spirito originario del banco dei pegni ispirato a principi di solidarietà, e soprattutto avrebbe un forte impatto sociale sulla popolazione che oggi beneficia dei servizi del Monte Pegni di Intesa Sanpaolo” L’allarme giunge da Antonio Guadagnini, presidente del gruppo Siamo Veneto in Consiglio regionale del veneto he quest’oggi ha depositato una interrogazione sul tema in Regione. “La funzione dei Monti di Pietà era quella di finanziare persone in difficoltà, fornendo loro la necessaria liquidità. Avevano quindi fini solidaristici e senza scopo di lucro – spiega Guadagnini – Ma questo scopo, rimasto inalterato sono ai nostri giorni, rischia oggi di essere pregiudicato. Le indiscrezioni parlano di una trattativa in fase avanzata, che non mette a rischio i posti di lavoro dei dipendenti e che quindi non suscita allarmi sul fronte occupazionale. Diverso e di impatto lo scenario sui cittadini abituati a rivolgersi a questa struttura” L’interrogazione di Guadagnini chiede alla Giunta non solo “quali azioni intenda intraprendere per limitare il negativo impatto sociale derivante dalla vendita del Monte Pegni di Intesa Sanpaolo” ma anche se sia possibile “intervenire presso i vertici di Intesa Sanpaolo per ridiscutere di tale operazione mantenendo il servizio com’è attualmente e con la storica insegna Cassa di Risparmio di Venezia”.
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