Agricoltura – Ciambetti al convegno OI Intercarneitalia: “Solo la filiera di qualità capace di redistribuire equamente il reddito può garantire zootecnia e i consumatori”

Agricoltura – Ciambetti al convegno OI Intercarneitalia: “Solo la filiera di qualità capace di redistribuire equamente il reddito può garantire zootecnia e i consumatori”

(Arv) Venezia 9 gen. 2020 –     “Fate funzionare la filiera della carne bovina distribuendo equamente il reddito,  ponendo come punto di partenza e primo obiettivo la salvaguardia dell’allevamento:  allevamento, alimentazione, salute e benessere animale condizionano e determinano le caratteristiche organolettiche, nutrizionali ed igienico sanitarie del prodotto carne che deve arrivare nelle cucine, nelle mense come nelle nostre tavole al massimo livello qualitativo”.  Chiaro il messaggio del presidente del Consiglio regionale del veneto, Roberto Ciambetti, intervenuto nel corso del convegno internazionale organizzato dalla Organizzazione Interprofessionale della carne bovina a livello nazionale Oi Intercarneitalia” e ospitato dal Consiglio regionale del Veneto. Presenti delegati provenienti da Francia, Irlanda, Spagna a fianco della nutrita delegazione italiana oltre ai due consiglieri regionali Federico Barnbisan e Nazzareno Gerolimetto, ringraziati pubblicamente dal presidente Ciambetti  “per l’impegno dimostrato nell’assemblea legislativa veneta ogniqualvolta si affronta la tematica della filiera produttiva della carne e della zootecnia con interventi puntuali e chiarificatori che spesso dissolvono dicerie, false credenze, diffondendo invece una autentica cultura su questa materia delicatissima.  E’ la seconda volta che il Consiglio regionale ospita questa manifestazione internazionale – ha spiegato Ciambetti – La prima fu una decina di anni or sono pochi giorni prima del G8 Agricoltura a Valmarino con Luca Zaia all’epoca apprezzatissimo ministro dell’agricoltura: allora come oggi il tema della sicurezza è centrale visto che in molti Paesi extra Ue non sono garantiti quei livelli rigorosi stabiliti nel Regolamento europeo.  Io devo dare atto e riconoscere ai produttori italiani e in special modo al collega Federico Barbisan, che si è adoperato in maniera più che encomiabile ed è sempre stato in prima fila innanzitutto per il riconoscimento del Consorzio sigillo italiano, un marchio di straordinaria importanza per poter riconoscere la carne prodotta dagli allevatori italiani in base a dei Disciplinari di Produzione riconosciuti dal Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia. Barbisan, ma uomini anche come il collega Gerolimetto, hanno fatto un lavoro straordinario perché hanno compreso con largo anticipo che bisognava dare una risposta qualitativa alla domanda del mercato, garantendo al massimo e al meglio il consumatore, tutelandolo da frodi o da prodotti che non rispondono a rigidi standard di una filiera moderna. In questo processo il Veneto è stato centrale grazie anche alla figura di Luca Zaia, che ha pochi rivali per competenze e qualità su temi di questo genere: non è un caso se grazie alla nostra legge regionale n. 12 del 2001 ed al Sistema di Qualità Regionale ‘Qualità Verificata’, che ha fatto da apripista, se poi è stato dato vita a livello ministeriale all’Sistema Qualità Nazionale Zootecnia, oggi operativo per 5 disciplinari di produzione: il Vitellone e la Scottona ai cereali,  il Fassone di razza Piemontese,  il Bovino Podolico al Pascolo, l’Uovo+ Qualità ai cereali. Io credo – ha concluso Ciambetti – che sia giunto il momento di fare squadra anche a livello europeo per cui auspico che i principali obiettivi del vostro meeting veneziano venano colti: l’organizzazione di una collaborazione delle Interprofessioni a livello europeo; elaborare un documento comune la Pac Post 2020 con azioni e contenuti condivisi tra le varie componenti dei Paesi interessati: In gioco non c’è solo il futuro dell’allevamento di qualità europeo, ma anche la salute e la tutela degli interessi di tutti i consumatori. Personalmente, come membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles, do la mia disponibilità a sostenere il vostro lavoro e credo che possiate fare riferimento, anche in sede comunitaria, su Luca Zaia, figura centrale oltre che autorevole e non a caso particolarmente ascoltata, proprio per la sua competenza e intelligenza, a Bruxelles”

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(Consiglio Veneto)

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