A partire dalla metà della scorsa settimana i valori di PM10 hanno ricominciato a salire oltre il valore limite giornaliero (50 µg/m3 da non superare per più di 35 giorni l’anno). Ieri, domenica 26 gennaio, i capoluoghi di provincia di pianura hanno raggiunto e superato i 5 giorni consecutivi di superamento del limite. Anche al di fuori dei capoluoghi di provincia (Legnago, Mansuè, Este, Adria) si sono verificati 4 o 5 superamenti consecutivi del valore limite giornaliero. Le concentrazioni di PM10 in tutta la pianura si sono attestate intorno ai 70-90 µg/m3.
Per quanto riguarda i livelli di criticità, è attivata, da domani fino a giovedì 30, l’allerta arancione (livello 1) nelle zone di Venezia, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, oltre che a Mansuè, Mirano, Este, Rovigo, Piove di Sacco, Adria, Badia Polesine, Legnago, San Bonifacio.
Oggi persistono condizioni di alta pressione, senza precipitazioni e con scarsa ventilazione, ovvero condizioni ancora favorevoli al ristagno degli inquinanti. Martedì la pressione subirà un temporaneo calo a causa dell’arrivo di un impulso perturbato da Nord-Ovest: le precipitazioni previste sono molto scarse e probabilmente risulteranno inefficaci per l’abbattimento delle polveri sottili. L’unico fattore favorevole ad una maggior rimescolamento sarà, tra il pomeriggio di martedì e la mattinata di mercoledì, un rinforzo dei venti da ovest che interesserà le zone centrali e meridionali della regione; su tali aree dal pomeriggio/sera di martedì si potrà registrare una temporanea diminuzione delle concentrazioni di polveri sottili.
Si riepilogano di seguito i livelli di criticità in vigore dal 28 al 30 gennaio 2020:
– livello di criticità 1 (Arancione): le zone di Venezia, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Mansuè, Mirano, Este, Rovigo, Piove di Sacco, Adria, Badia Polesine, Legnago, San Bonifacio;
– livello di criticità 0 (Verde): Belluno, Bassano, Schio, Feltre, Castelfranco, Conegliano, Chioggia, San Donà, Cittadella, Cinto Euganeo, Monselice.
