Comunicato stampa: “Capodanno cinese a Padova”. Dal 18 gennaio al 25 febbraio, alla scoperta della Cina, Paese dalla cultura millenaria

Padova è pronta ad alzare il sipario sui festeggiamenti che animeranno la città in occasione del Capodanno cinese, la festa tradizionale più importante dell’anno in Cina, paragonabile alle festività natalizie dei paesi occidentali.
Il Capodanno cinese, che quest’anno cade il 25 gennaio, e i cui festeggiamenti si prolungano fino all’8 febbraio, Festa delle lanterne, è ormai diventato un appuntamento importante per la nostra città, dove significativa è la presenza della comunità cinese, e rappresenta quindi un’occasione per promuovere la reciproca conoscenza e integrazione.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e curata da Liu Zun June, presidente dell’associazione Il filo di seta, s’inserisce in una cornice di  progressivo consolidamento delle relazioni della nostra città con la Cina, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti con istituzioni, operatori economici e turistici.

Stiamo lavorando in questo senso da diverso tempo – spiega l’assessore alla cultura Andrea Colasio – con numerose iniziative, culminate a inizio anno in una straordinaria operazione di promozione turistica che ha portato in città 300 tra operatori turistici e guide internazionali di nazionalità cinese. Adesso questa mostra è l’occasione per approfondire alcuni aspetti culturali di questa civiltà millenaria“.

I festeggiamenti del Capodanno cinese prendono il via con l’inaugurazione della mostra di Hong Wu, professore del Dipartimento di grafica dell’aAccademia centrale di belle arti in Cina dal titolo “Poeti vaganti tra gli affreschi. Raffigurazioni dell’oroscopo cinese”, sabato 18 gennaio, alle ore 18:00 nella Sala della Gran Guardia in piazza dei Signori, presente l’artista. L’artista interverrà anche domenica 19 gennaio, alle ore 17:00.
Le opere su carta di riso di Hong Wu rappresentano le dodici figure dello zodiaco cinese su una sorta di grande muraglia, riprendendo una forma artistica dell’antica Cina.
La mostra, patrocinata dal Cafa – Central academy of fine arts (Accademia centrale di belle arti), rimarrà aperta al pubblico fino al 23 febbraio 2020 ad ingresso libero (orario: dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00; lunedì chiuso).
Venerdì 24 gennaio cena della vigilia a partire dalle ore 19:15 al Gustò grill di via Uruguay, 31, un’occasione per assaggiare e imparare a preparare piatti tradizionali cinesi, con cooking show, workshop di ravioli cinesi e performance di folklore (30 euro a persona, info e prenotazioni a associazionefilodiseta@gmail.com).

I festeggiamenti si spostano quindi all’Arcella, alla scuola Briosco, in via Lippi, 11, con un doppio appuntamento sabato 25 gennaio: alle ore 15:00 si terrà l’inaugurazione del murale realizzato per l’occasione dallo street artist padovano Tony Gallo, presenti, oltre all’artista, l’assessore alla cultura Andrea Colasio e l’assessore alle politiche educative e scolastiche Cristina Piva; alle ore 15:30 si festeggerà insieme con canti, danze e sfilata di costumi tradizionali cinesi, con la partecipazione di studenti, insegnanti, genitori e delle comunità cinesi. La scuola ospiterà anche la chiusura dei festeggiamenti sabato 8 febbraio, alle ore 15:30 con la tradizionale festa delle lanterne: saranno proposti laboratori di lanterne, papercutting e origami e un’esibizione finale nel cerchio di lanterne di Taiji, danze e canti.

Ancora alla scoperta della cultura cinese venerdì 21 febbraio mattina al Porto Astra in via Santa Maria Assunta, 20, dove sarà organizzato un incontro con l’attore cinese Shi Yang che presenterà il suo libro “Cuore di seta”, in cui racconta la sua avventura in Italia: arrivato nel 1990, ha fatto mille lavori, dal lavapiatti al venditore ambulante, dal traduttore simultaneo alla Iena in tv, dal mediatore culturale all’attore per cinema e teatro. Nel 2016 si è anche laureato alla Bocconi. Nell’iniziativa sono coinvolti oltre 150 studenti delle scuole Fusinato, Duca d’Aosta e Scarcerle. Shi Yang tornerà in città a marzo con lo spettacolo bilingue “ArleChino: traduttore e traditore di due padroni” al Teatro delle Maddalene di via San Giovanni da Verdara.

È invece dedicato alla danza di Dun Huang l’appuntamento di martedì 25 febbraio, alle ore 19:15 in sala Carmeli (via Galilei, 36), che ha per protagonista Ye Ran, celebre artista e insegnante di danza tradizionale cinese, fondatrice dei primi corsi sulle danze di Dun Huang, dal nome del sito storico, inserito nella “Lista del patrimonio mondiale dell’Unesco”, cui s’ispira. Introduce Filippo Salviati, docente di storia dell’arte dell’Estremo Oriente presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che mostrerà le pitture originali di Dun Huang cui si rifà Ye Ran per le sue coreografie. L’incontro sarà preceduto da un laboratorio di danza di Dun Huang con Ye Ran presso la scuola di Spazio danza in via Riello, 5/A (dalle ore 16:15 alle 17:45, 15 euro, info e prenotazioni ad associazionefilodiseta@gmail.com).

Il Capodanno cinese: origine della festa
È l’equivalente delle nostre festività natalizie ed in Cina è conosciuta come la festa di Primavera. La data viene scelta consultando il calendario lunare e varia ogni anno all’interno del periodo 21 gennaio-19 febbraio.
La ricorrenza quest’anno cade il 25 gennaio e segna l’ingresso nell’anno del Topo, primo segno dello zodiaco cinese (seguito da: bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale). Ogni anno viene infatti contrassegnato da un segno animale tra i dodici prescelti secondo un’antica leggenda da Buddha: si narra che Buddha, sentendosi prossimo alla morte, chiamò a sé tutti gli animali per salutarli. Solo dodici di loro però, andarono a trovarlo, i dodici animali del calendario cinese. Per ringraziarli, Buddha assegnò loro ogni anno del ciclo lunare.
I giorni più importanti del periodo di festa del Capodanno cinese sono: la vigilia di capodanno (quest’anno il 24 gennaio), giornata in cui le famiglie si riuniscono; il primo giorno dell’anno, durante il quale si fa visita ai parenti e ci si scambiano gli auguri di buon anno (quest’anno il 25 gennaio); la Festa delle lanterne, ultimo giorno del periodo di festa corrispondente al quindicesimo giorno del primo mese del calendario lunare cinese (quest’anno l’8 febbraio).
La tradizione associa l’origine del Capodanno all’antica leggenda del mostro Nian, che lasciava la sua tana ogni 12 mesi per predare qualsiasi essere vivente, ma che era possibile tenere lontano con rumori forti, la luce e il colore rosso. I festoni rossi con i quali si addobbano le case ed i fuochi d’artificio non sono altro che un modo per allontanare il mostro per un altro anno; il rosso è il colore principale della festività, considerato di buon auspicio.

Il Capodanno cinese è un momento di riunione per le famiglie, che si ritrovano per il “cenone” della vigilia per preparare e gustare i cibi porta fortuna, scambiarsi le “buste rosse” e far scoppiare i petardi allo scoccare della mezzanotte.
Alcuni piatti sono considerati porta fortuna per via del loro significato simbolico, dovuto al nome o all’aspetto: non possono mai mancare il pesce, i ravioli, gli involtini primavera, le torte di riso glutinoso e le tangyuan (palline dolci fatte con farina di riso glutinoso). Come si usa fare a Natale in Occidente, in Cina ci si scambiano regali durante il Capodanno: i doni più comuni sono le “hongbao”, buste rosse che contengono soldi (una cifra simbolica di solito), un augurio di buona fortuna e prosperità per coloro che le ricevono.

Info mostra:
Hong Wu. Poeti vaganti tra gli affreschi. Raffigurazioni dell’oroscopo cinese
19 gennaio – 23 febbraio 2020, Sala della Gran Guardia, piazza dei Signori
per visite guidate di gruppo: associazionefilodiseta@gmail.com
orario: dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, lunedì chiuso.
Ingresso libero.

Info eventi
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero, tranne la Cena della vigilia presso Gustò Grill di via Uruguay, 31 (ore 19:15; 30 euro a persona, info e prenotazioni ad associazionefilodiseta@gmail.com) e il laboratorio di danza Dun Huang con Ye Ran del 25 febbraio presso la scuola di Spazio danza in via Riello, 5/A (dalle ore 16:15 alle 17:45; 15 euro, info e prenotazioni ad associazionefilodiseta@gmail.com).

(Comune di Padova)

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