Ottavia Piccolo interpreta “La moglie ebrea”, monologo tratto da “Terrore e miseria del Terzo Reich” di Brecht

La presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, ha preso parte questa mattina all’Ateneo Veneto a uno dei 10 appuntamenti organizzati dall’istituzione veneziana nell’ambito del programma coordinato dal Comune di Venezia per il Giorno della Memoria 2020, intitolato “Il razzismo di tutti i giorni”.

Per l’occasione l’attrice Ottavia Piccolo ha letto il monologo brechtiano “La moglie ebrea”, tratto dall’opera “Terrore e miseria del Terzo Reich” e ambientato nella Germania degli anni Quaranta, quando il secondo conflitto mondiale è alle porte e la follia del nazismo sta già distruggendo l’esistenza di molte persone.

Judith, una donna di origine ebrea appartenente alla borghesia tedesca, ha preso la decisione sofferta di trasferirsi ad Amsterdam per non essere d’intralcio alla carriera del marito, medico tedesco e ariano. Si prepara a lasciarlo, dopo che ha visto che anche lui, come tanti, finge di non vedere l’orrore da cui stanno per essere travolti.

Ottavia Piccolo ha scelto questa lettura perché – si legge in una nota dell’Ateneo – “stigmatizza alcuni colpevoli e inaccettabili comportamenti di quel ‘razzismo di tutti i giorni’ che pervade anche la nostra quotidianità cui spesso non prestiamo la dovuta attenzione per impedire che il passato ritorni”.

(Comune di Venezia)

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