Comunicato stampa: nota congiunta del Sindaco e dell’Assessora al decentramento

Abbiamo appreso dai quotidiani della scelta di Poste Italiane di chiudere quattro punti in città. La decisione ci ha lasciato parecchio stupiti dal momento che da diversi mesi stiamo dialogando con l’Azienda per trovare una soluzione che possa conciliare le loro esigenze con quelle della città e dei cittadini.
Ci siamo incontrati per la prima volta il 30 ottobre e in quell’occasione ci è stato detto che si stava pensando ad una razionalizzazione, con la chiusura di quattro uffici, ed è stata espressa la volontà di individuare una modalità condivisa per prendere questa decisione. Una collaborazione che avesse come scopo quello di costruire un programma di revisione degli uffici che sapesse tenere conto delle esigenze del territorio.
Ci siamo nuovamente incontrati nel mese di novembre e in quell’occasione abbiamo evidenziato alcune criticità e fatto alcune richieste, elaborate anche grazie ad un confronto con i presidenti delle consulte interessate e tenendo conto della conformazione sociale dei nostri quartieri.

Innanzitutto abbiamo chiesto non venisse chiuso Padova 6, l’ufficio di via Cavallotti, un ufficio con grande affluenza, in un quartiere di persone anziane, abbastanza distante dal punto più vicino, che si trova comunque oltre il ponte, alla Guizza.
Abbiamo inoltre richiesto orari allungati per più sedi e maggiori garanzie sull’apertura di due nuovi uffici sui quattro promessi (Mandria, Altichiero, via Venezia, via Viotti). Abbiamo chiesto anche di rivedere alcune sedi (come quella a Montà o quella a Ponte di Brenta, che presentano problemi di vario genere) e abbiamo richiesto un impegno dell’Azienda nell’offrire occasioni di formazione ai cittadini e alle cittadine in merito alla digitalizzazione di molti servizi.

Dopo questa iniziale interlocuzione non abbiamo più ottenuto riscontri e ci siamo trovati questa mattina con la notizia e la decisione unilaterale di chiudere i quattro punti.
Siamo molto amareggiati.Non solo si è scelto di agire secondo una mera valutazione quantitativa senza tenere conto delle diverse esigenze della città, ma è stato completamente vanificato lo sforzo messo in campo per trovare soluzioni condivise. Ci siamo impegnati molto per costruire un dialogo e tutelare le esigenze dei nostri quartieri pur capendo le necessità di Poste Italiane. Non siamo stati presi in considerazione e da un’azienda così importante e che svolge un servizio fondamentale per tutti i cittadini ci saremmo aspettati un atteggiamento differente. Quantomeno sarebbe stato corretto individuare assieme la soluzione e rimanere aggiornati.
Ci auguriamo si possa ancora rivedere la programmazione per mettere in campo azioni nella direzione da noi richiesta e auspicata. Utilizzeremo tutti gli strumenti istituzionali a nostra disposizione perché siamo convinti che un ripensamento sia necessario per difendere le ragioni del nostro territorio da una scelta che riteniamo sbagliata”.

(Comune di Padova)

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