Struttura del libro di Giobbe
Prologo (cc 1-2) in prosa
1° Monologo di Giobbe (c 3)
Dialogo Amici Giobbe (cc 4-27)
1° atto (cc 4-14)
2° atto (cc 15-21)
3° atto (cc 22-27)
Inno alla sapienza (c 28)
2° Monologo di Giobbe (cc 29-31)
Discorsi di Eliu (cc 32-37)
Dialogo Dio – Giobbe (cc 38,1-42,6)
Epilogo (c 42,7-17) in prosa
Storia della formazione del libro di Giobbe
X-IX sec.? Cornice in prosa Prologo Epilogo
capp. 12 cap. 42,7-17
Prima metà del V sec Monologo Dialoghi Monologo Teofania
. cap. 3 capp. 427 capp. 2931 capp. 38,142,6
Metà del V sec Discorsi di Eliu
. capp. 3237
IV-III sec. Inno alla Sapienza
cap. 28
Prologo (1,1-5))
1Viveva nella terra di Us un uomo chiamato Giobbe, integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. 2Gli erano nati sette figli e tre figlie; 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e una servitù molto numerosa. Questuomo era il più grande fra tutti i figli doriente.
4I suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore». Così era solito fare Giobbe ogni volta.
Reazione di Giobbe: azione e parola – valutazione del narratore (1,20-22 ● 2,8-10)
20Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò 21e disse: «Nudo uscii dal grembo di mia madre, e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!». 22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto. |
8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9 Allora sua moglie disse: «Rimani ancora saldo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!». 10 Ma egli le rispose: «Tu parli come parlerebbe una stolta! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?». In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. |
Per approfondire:
W. Vogels, Giobbe. Luomo che ha parlato bene di Dio, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001
L. Bruni , La sventura di un uomo giusto, EDB, Bologna 2016
B. Maggioni L. Vantini, Giobbe, Cittadella Editrice, Assisi 2018
Alberto Vela