Modifica della Legge statutaria – Sandonà (ZP): «Approvato l’adeguamento dello Statuto alla legge elettorale. Ridicolo che Il M5s chieda di dare più peso ai referendum, visto che ha bloccato quello sull’autonomia»

Venezia, 4 febbraio 2020 – «Stamattina il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la modifica dello Statuto. Si tratta di modifiche molto importanti che, in particolare, riguardano la gestione dei congedi dei consiglieri in occasione delle sedute  consiliari e i compiti dell’Ufficio di Presidenza (l’organo di governo dell’assemblea regionale). Infine l’ultima modifica va a cancellare la norma dello Statuto che prevede che i componenti della Giunta siano scelti tra i consiglieri regionali: in questo modo lo Statuto viene allineato alle ultime modifiche della Legge elettorale che prevedono che gli assessori siano esterni al Consiglio. Una modifica pensata proprio perché normalmente gli incarichi di assessore impediscono di seguire i lavori del Consiglio in modo produttivo. Le polemiche sollevate dalle opposizioni, quindi, non hanno ragione di esistere. Ricordo ai colleghi della minoranza che già in questa legislatura il numero dei consiglieri è sceso (da 60 a 50), così come quello degli assessori (da 12 a 9), quindi non hanno motivo di parlare di spreco di soldi pubblici. Piuttosto un referendum sullo Statuto, come quello che ha annunciato il collega Ruzzante, non farà altro che dissipare i risparmi dei cittadini». Luciano Sandonà, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, commenta così la modifica dello Statuto approvata stamattina in aula e di cui era relatore.

«Invocare poi un maggiore ricorso ai referendum, come fatto dal consigliere Scarabel – continua Sandonà -, suona come una presa in giro da parte del Movimento 5 Stelle che, con il suo ex ministro Lezzi, di fatto non ha dato ascolto a quanto richiesto con il referendum dai veneti. Un referendum, ricordiamo, in cui ben 2.273.985 veneti hanno espresso la propria preferenza».

(Lega Nord)

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