Politica – Scarabel (M5S): “Pedemontana: hi senza dubbi prevede uno splendido futuro vada a ripassarsi i costi”

Politica – Scarabel (M5S): “Pedemontana: hi senza dubbi prevede uno splendido futuro vada a ripassarsi i costi”

(Arv) Venezia 7 feb. 2020 –     “Tutti ci auguriamo che il presidente di Confartigianato Imprese Veneto abbia ragione e la Pedemontana porti benefici alla produttività e ai cittadini. Quel che però non torna, purtroppo, sono i numeri. Le ricadute dovranno avere del miracoloso per pareggiare i conti con i costi”. Simone Scarabel, consigliere regionale M5S, rilancia il dibattito sulla superstrada Pedemontana. “L’autostrada di cui Zaia ormai parla in qualsiasi occasione, avrebbe dovuto costare un miliardo e mezzo, quando l’allora governatore Galan,  di cui Zaia era vice, ricorse allo stato di emergenza pur di poterla costruire. Peccato che da subito il costo previsto sia raddoppiato e nei 39 anni di project si arriverà a 12 miliardi.  Certo, la Regione si è talmente compromessa – continua il consigliere pentastellato –  prima offrendo garanzie finanziarie da capogiro, poi assumendosi la responsabilità della riscossione dei pedaggi, che se non saranno sufficienti dovremmo coprire con le tasse dei veneti visto che Zaia si è impegnato a pagare al concessionario più di 300 milioni all’anno.  Forse non basterà nemmeno il salasso del secondo pedaggio più caro d’Italia: un pendolare tra Montecchio e Bassano, o Bassano e Spresiano, dovrà sborsare uno stipendio se la prenderà solamente un paio di volte alla settimana, sono 1600 euro che diventano 2800 con un mezzo pesante e se la userà tutti i giorni per andare a lavoro diventano ancora il doppio.  Il Presidente di Confartigianato Imprese snocciola i numeri di quanti ci abitano e che dovrebbero beneficiare dei mirabolanti vantaggi nella velocità di spostamento, ma la questione è quanti la percorreranno quella benedetta autostrada con questi costi. E le previsioni, come al solito clamorose, di Zaia, sono già stata smentite dall’analisi della Cassa Depositi e Prestiti, che le ha ridotte verosimilmente della metà. Lasciamo perdere poi le questioni della sicurezza, con i pezzi di galleria crollati durante i lavori e della serie infinita di discariche abusive sulle quali sono stati aperti i cantieri. Val la pena di notare che nel frattempo – conclude Scarabel – restano al palo collegamenti indispensabili per migliaia di lavoratori veneti, soprattutto le linee ferroviarie locali: ferme da decenni come la Chioggia- Padova o lasciate all’abbandono come la Verona- Rovigo”.

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(Consiglio Veneto)

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