Sport e inclusività, presentato Dragon’s Challenge – Rugby Mirano 1957 – Semenzato (LN): «Un progetto per bimbi disabili che conferma l’anima pulita di uno sport che fa del rispetto e dell’amicizia i valori principali»

Venezia, 5 febbraio 2020 – «Qualcuno ha detto che i giocatori di rugby si riconoscono, oltre che dalle cicatrici, anche dal cuore. Una verità che più volte abbiamo avuto occasione di toccare con mano e di cui il progetto presentato stamattina è un’ulteriore conferma. “The Dragon’s Challenge – Rugby Mirano 1957 la casa italiana del rugby inclusivo” ha il nobile obbiettivo di avvicinare a questo sport anche persone con disabilità. Un lavoro di cui la Società Rugby Mirano 1957 deve essere orgogliosa». Alberto Semenzato, consigliere regionale del gruppo Lega, commenta così la presentazione, avvenuta questa mattina a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, del progetto The Dragon’s Challenge, dedicato all’inserimento nella pratica del rugby di ragazzi con disabilità di diversa natura, tra cui la sindrome di Down o l’autismo.

«Alla presentazione hanno preso parte anche rappresentanti della società Rugby Mirano 1957, come il presidente Stefano Cibin, il responsabile tecnico del progetto Jeremy Bristoe, e Silvia Vianello, Referente psico educativa del progetto . Figure di riferimento per questi ragazzi e per le loro famiglie. Da miranese, e da figlio di un ex presidente della società Rugby Mirano 1957, desidero ringraziare in modo particolare Cibin e tutti i rappresentanti di questo fantastico mondo per il lavoro svolto nel corso di questi anni. I progetti sono ancora moltissimi, primo fra tutti l’ampliamento del centro sportivo inclusivo. Oltre ad aver formato sportivi che hanno arricchito le fila della nostra Nazionale, la società sportiva miranese,  fiore all’occhiello del Rugby veneto e italiano, contribuisce con il proprio operato all’Associazione Lesioni Spinali ONLUS “La Colonna” che, grazie alle sue molteplici iniziative, riesce a raccogliere fondi importanti da destinare alla ricerca sulle lesioni al midollo spinale. Faccio mie le parole del presidente Cibin: la Rugby Mirano 1957 non è solo una società sportiva, ma una famiglia. A questi ragazzi vengono insegnati il rispetto per le regole e per gli avversari, l’importanza dell’amicizia e del sostegno all’altro, prima ancora che l’attenzione al risultato sportivo. Il rugby è uno sport importante e duro, inclusivo e pulito: un’opportunità, per i nostri ragazzi, per capire che campioni, a prescindere dai piccoli deficit fisici, si nasce».

(Lega Nord)

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