2020 – Lettera del Vescovo a tutti i presbiteri della Diocesi di San Zeno

Carissimo confratello,

in questi momenti di profondo travaglio e di aspra sofferenza, il Signore ci chiede di rinvigorire la fede in Lui, che in ogni caso, nella sua Provvidenza guida la storia; la nostra fraternità sacerdotale, compartecipi come siamo della medesima sofferenza; la solidarietà con i fedeli, specialmente se in difficoltà. Possano comunque mettersi in comunicazione mediatica con te gli ammalati, i disabili, gli anziani e, non di meno i giovani con i quali sei interconnesso; insomma, tutti i fedeli affidati al tuo ministero. Si sentano tutti liberi e invogliati a confidarti i loro problemi, a chiederti un colloquio personale, a confessarsi, a ricevere la comunione. Tieni il cellulare sempre a disposizione.

Non c’è dubbio che stiamo affrontando una prova dalle imprevedibili conseguenze. Viviamo anche questa come un sacrificio, che ci fa sanguinare, da unire a quello di Cristo nella celebrazione dell’Eucaristia: sono convinto che tu abbia vivo il desiderio di celebrare la messa ogni giorno per la tua gente e per l’intera umanità. In certi momenti non ci resta altro che affidare tutto a Dio, come mi confidava il mio padre spirituale, don Luigi Bosio, oggi venerabile, negli ultimi tempi della sua vita terrena, quando era praticamente immobile: “Quanto è crocifiggente non riuscir più a fare niente …  ma quanto è beatificante lasciar fare tutto a Lui!”. Forse con questa forzata pausa di attività pastorale il Signore ci sta ammaestrando, ricordandoci che l’impresa pastorale sostanzialmente è affare suo. Ora ci chiede di sintonizzarci con Lui, con la sua sensibilità, facendoci entrare in animo ad uno ad uno i fedeli, affidandoli a Lui nella preghiera molto più assidua del solito. Per il tuo popolo in combattimento sii Mosè sul monte. E lasciamo fare a Lui, in questo venerdì santo prolungato, speriamo non per l’intera Quaresima, unendo alla sua sofferenza di crocifisso per amore quella che stiamo sperimentando come una passione.

Carissimo, ti porto in cuore. E prego per te, come per l’intero Presbiterio. Stiamo uniti. Nella fede e nella pazienza. La Madonna Addolorata ci assista.

                                                                                             + Giuseppe Zenti

Vescovo di Verona

(Diocesi di Verona)

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