Coronavirus – Gruppo M5S: “Restituiamo ai veneti 50mila euro per far fronte a questa grave emergenza”

Coronavirus – Gruppo M5S: “Restituiamo ai veneti 50mila euro per far fronte a questa grave emergenza”

(Arv) Venezia 17 mar. 2020 –         Oggi, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno tenuto una conferenza stampa in via telematica per presentare: “La nostra iniziativa di solidarietà che vuole rappresentare un piccolo gesto in questa grave emergenza che stiamo fronteggiando. Doniamo al Fondo Regionale per l’emergenza da Coronavirus 50mila euro, frutto del taglio dei nostri stipendi. Auspichiamo che questa somma possa essere utilizzata innanzitutto per effettuare tamponi, quindi per acquistare i necessari presidi sanitari, dalle mascherine protettive ai macchinari per la Terapia Intensiva. Siamo consapevoli che la nostra è solo una minuscola goccia nel mare, ma sarebbe importante che il nostro esempio venisse imitato dai colleghi di palazzo Ferro Fini e dalla Politica in generale. Ora più che mai l’unione fa la nostra forza. Abbiamo un obbligo morale verso medici, infermieri, Oss, che stanno combattendo in prima linea un nemico invisibile e subdolo. Dobbiamo restare al loro fianco”.

Jacopo Berti ha ricordato: “E’ da fine febbraio che sosteniamo come l’unica strada percorribile sia quella di effettuare più tamponi possibili, per individuare i positivi, ma soprattutto gli asintomatici, i veri potenziali diffusori del contagio. Ce lo chiede il mondo scientifico, ce lo raccomandano gli operatori sanitari. E’ necessario avere un quadro epidemiologico completo per mettere in sicurezza i cittadini. Si deve procedere con rigore scientifico, per centri concentrici: prima tamponare il personale sanitario, quindi una percentuale di popolazione più vasta possibile. Questa è l’unica soluzione concreta. Altro che tamponi a caso all’uscita dei supermercati. Oggi restituiamo ai cittadini parte dei nostri stipendi per il bene comune”.

“Abbiamo già fatto donazioni in questa Legislatura per sostenere cause importanti, in occasione del tornado che ha devastato la Riviera del Brenta, della truffa delle Banche venete, della tempesta Vaia, per sostenere progetti didattici –  ha esordito Manuel Brusco – Riteniamo ora fondamentale e urgente aiutare in modo concreto tutto il personale sanitario che si sta spendendo senza risparmio nella cura dei malati; dobbiamo proteggere i nostri medici e infermieri, anche perché loro stessi, giustamente, temono non solo per la loro salute, ma soprattutto di essere possibili inconsapevoli vettori del virus. Per questo, servono più dispositivi di protezione. E’ grave che nell’Ulss n. 9, come ci è stato riferito, e credo anche in altre Aziende, il numero di mascherine non copra il reale fabbisogno”.

Erika Baldin ha sottolineato: “E’ compito delle Istituzioni garantire la massima tutela al personale sanitario che sta combattendo al fronte una guerra molto cruenta. Ma il mio pensiero va anche a tutti i lavoratori impegnati in luoghi promiscui, a forte rischio contagio, e ai membri della Protezione Civile, encomiabile in questa emergenza. Ma la situazione estrema che stiamo sperimentando in queste settimane difficili ci potrà aiutare a migliorare, a investire e credere di più nelle moderne tecnologie, in primis lo smart working, utile anche per conciliare i tempi lavoro/famiglia. Se sapremo cogliere i giusti insegnamenti, potremo veramente contribuire a costruire un futuro migliore”.

“Quella che stiamo combattendo è la nostra Terza Guerra Mondiale – ha affermato Simone Scarabel – che sta comportando costi elevati in termini di vite umane, economici e sociali. Nel nostro piccolo, crediamo sia giusto sostenere in modo concreto soprattutto chi si trova a combattere in prima linea, medici, infermieri e operatori sanitari. Auspico che quando ci saremo finalmente lasciati alle spalle questa tragedia, potremo ricordare e omaggiare nel dovuto modo i morti da Coronavirus; le vittime di questa pandemia andranno ricordate non solo snocciolando freddi numeri, ma declamando i loro nomi e i loro cognomi. Dovrebbero essere elevati monumenti in loro memoria presso i nostri centri abitati. E i professionisti della comunicazione ricoprono un ruolo molto delicato ma decisivo: attraverso una corretta e completa informazione, devono indicare alla Politica quali siano le vere paure da affrontare, le priorità da porre in essere, gli investimenti urgenti da realizzare quanto prima. Perché tutti sapevamo che prima o poi ci avrebbe colpito una grave pandemia, e la Politica ha commesso gravi errori in passato”.

Ha partecipato alla conferenza stampa anche Enrico Cappelletti, candidato M5S alle prossime Elezioni Regionali in Veneto.

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(Consiglio Veneto)

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