Marzo 2020 – Preghiera in assenza del funerale per i propri cari defunti


 

Se avete perso in questi giorni una persona a voi cara, nell’attesa dei tempi in cui sarà di nuovo possibile celebrare l’Eucarestia di suffragio e far visita al cimitero, vi proponiamo un momento di preghiera domestica con alcuni semplici gesti. La proposta è stata diffusa attraverso Avvenire da padre Giuseppe Bettoni, presidente e fondatore della fondazione Archè, e rivista dal nostro Ufficio Liturgico diocesano.  

Preghiera per i cari morti

in questi giorni senza Messa né funerali

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Sul tavolo di casa poniamo una fotografia del nostro caro defunto con vicino una candela accesa e una piantina.

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Amen.

 

– Benedetto sei tu, Signore, che ascolti la nostra supplica e la nostra  preghiera.              

Benedetto nei secoli il Signore.

– Benedetto sei tu, Signore, che non abbandoni negli inferi la vita dei tuoi fedeli.              

Benedetto nei secoli il Signore.

– Benedetto sei tu, Signore Dio, che mandi il tuo amore e la tua fedeltà.                               

Benedetto nei secoli il Signore.

– Benedetto sei tu, Dio misericordioso e pietoso, ricco di amore e di fedeltà.                       

Benedetto nei secoli il Signore.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO

«In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24-26).

Le parole di Gesù sono la risposta ad alcuni greci che erano saliti a Gerusalemme per la pasqua. I greci volevano “vedere Gesù”. Richiesta legittima anche se risulta curioso che il Signore li rimandi all’immagine del chicco di grano che non si vede quando è sprofondato nella terra.

Il fatto accade a una settimana dalla pasqua ed è questo il mistero sul quale Gesù vuole che si posino gli sguardi dei suoi interlocutori, perché ciò che quei greci sono chiamati a vedere va oltre il sepolcro che conterrà il suo corpo: come il chicco di grano è abitato da una forza vitale che lo sospinge fuori oltre la crosta della terra per cercare il sole, la luce, la vita, così Gesù emerge dal sepolcro per fiorire a vita nuova. Il chicco di grano è anche la persona cara cui non ci è dato di offrire un ultimo saluto e dalla quale non è possibile congedarci celebrando il funerale, ma ricordiamoci che quella persona è abitata da uno spirito di vita che la sospinge a cercare il suo sole, il Cristo vivente che l’attira a sé.

Con la fede in Gesù risorto, possiamo ora pregare così:

 Signore, mi rivolgo a te,

con il cuore gonfio di dolore per la morte di …

non mi è dato di rivolgere al suo corpo un ultimo saluto,

né posso dargli un ultimo sguardo per salutarlo,

ti prego per lui/lei:

non sappiamo come gli/le hai parlato

nel profondo della sua coscienza,

ma certi del tuo amore,

ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per lui/lei.

Ora ti prego di accoglierlo/la presso di te,

donagli quella pace che qui con noi ha appena assaporato,

riempilo di quell’amore che con noi ha condiviso,

avvolgilo della tenerezza con cui lui/lei ha sostenuto noi.

Dona anche a me e a noi tutti

di continuare a fidarci di te giorno dopo giorno,

nonostante la tristezza della separazione

dagli affetti che costruiamo a fatica nella nostra vita.

Li affidiamo a te, amante della vita,

Signore del tempo che vivi per sempre.

Amen.

 L’eterno riposo donagli(le), Signore,

e splenda a lui (lei) la luce perpetua

 riposi in pace. Amen. 

(Diocesi di Vicenza)

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