Coronavirus e volontariato: le linee guida regionali

La Regione Veneto ha emanato le linee guida per l’attività di volontariato nell’ambito dell’emergenza epidemiologica COVID-19, al fine di fornire indicazioni e precisazioni ai soggetti del Terzo settore che stanno supportando le amministrazioni pubbliche, in modo che i loro volontari operino in modo responsabile, organizzato e in sicurezza.

Le linee guida regionali stabiliscono innanzitutto che le prestazioni dei volontari, per il tramite dell’ente del terzo settore al quale appartengono, dovranno essere concordate con gli enti pubblici territoriali competenti e, in particolare con i Comuni nei quali sono stati attivati i COC (Centri Operativi Comunali).

Sono infatti i Comuni che hanno pianificato e organizzato da subito servizi di assistenza a domicilio per le persone in quarantena domiciliare (per es. generi di prima necessità, farmaci, pasti preconfezionati), anche ricorrendo ai volontari delle organizzazioni di volontariato.

I volontari, ricordano le linee guida, devono essere opportunamente formati ed essere dotati dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), in particolare mascherine, guanti e gel disinfettante per le mani.

I Centri Operativi Comunali potranno inoltre ricevere supporto dai Centri di Servizio per il Volontariato, in coordinamento con la Protezione civile, per reperire risorse umane e per rilevare necessità e bisogni.

I CSV, attraverso i loro siti web e gli altri strumenti di comunicazione, stanno raccogliendo e diffondendo informazioni utili sulla normativa nazionale e regionale e sui servizi messi in campo dalle associazioni del territorio per affrontare l’emergenza.

Le linee guida riepilogano i principali obblighi e divieti previsti dalla normativa nazionale e regionale, a cui si devono attenere tutti i cittadini e anche i volontari impegnati nell’emergenza. Tra questi, le limitazioni negli spostamenti, l’obbligo di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, la raccomandazione di lavarsi spesso le mani, l’autocertificazione indicante la necessità dello spostamento, ecc.

Viene anche fatto il punto sui servizi alla persona, distinguendo quelli soggetti a sospensione e quelli che invece possono proseguire l’attività, a condizione di rispettare le misure di sicurezza, ed elencando quelli da ritenersi “necessari”.

Le linee guida sono indirizzate, oltre che agli enti del terzo settore e ai CSV,  a tutti i sindaci dei Comuni, alle Aziende Sanitarie e alle Prefetture.

Scarica le linee guida (formato .pdf)

(CSV di Rovigo)

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