Mose – Baldin (M5S): “Non ci sono fondi per le opere di mitigazione, gravissimo che l’ambiente sia messo in secondo piano”

Mose – Baldin (M5S): “Non ci sono fondi per le opere di mitigazione, gravissimo che l’ambiente sia messo in secondo piano”

(Arv) Venezia 30 apr. 2020 – “Ci soddisfa aver avuto l’assicurazione che il Mose entri in funzione dopo l’estate, e che quindi nel prossimo autunno sia operativo, seppur in modalità di “emergenza” dai 120 cm di acqua. Ci soddisfa molto meno la mancata risposta a tutta un’altra serie di quesiti, per niente secondari”. Così Erika Baldin, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che interviene con una nota all’audizione di oggi in Consiglio regionale Veneto che aggiunge:”Le infinite querele legali e le diatribe sulle cornici normative le lasciamo, per ora, al livello statale. Venezia ha bisogno di certezze che, su alcuni punti salienti,  il Commissario Spitz ha eluso”.

“Il primo punto riguarda i fondi per le opere di mitigazione ambientale e il Piano Europa, per proteggere habitat e specie animali in siti Sic e Zps, che come riportato dal  Commissario non sono presenti. L’ambiente ancora una volta, viene messo in secondo piano, soprattutto in aree così delicate come la laguna e il litorale.E’ una mancanza gravissima. La seconda questione nebulosa – afferma la consigliera M5S – è il comportamento del Mose quando sarà alle prese con le onde anomale, acque alte imponenti come quelle dello scorso novembre. Sul punto il Commissario Spitz non ha risposto, mantenendo quindi vivo il dubbio sulla reale efficacia e sulla sostenibilità operativa dell’impianto. Ci piacerebbe che il Commissario preparasse e rendesse pubblico, se non l’ha già nel cassetto, un dossier con le proiezioni su quante volte, e come entrerà in funzione. Infine, se il sistema delle paratoie, dovesse essere alzato solo poche volte in un anno,  in un range di altezze di marea tale da non essere influente sulla protezione di Venezia, allora i miliardi spesi per realizzarlo non potranno essere giustificati. Come pure, in quel caso, non sarà accettabile nemmeno il budget annuale per la manutenzione, tema della terza non-risposta del Commissario Spitz”.

 “L’audizione, nel complesso, ha lasciato in ombra forse più punti di quanti ne abbia chiariti:non avere una precisa previsione di spesa , non sapere chi premerà il pulsante per azionarlo, limitandosi a definirlo ‘soggetto pubblico’, ci lascia perplessi”, conclude Erika Baldin.

 

/900

(Consiglio Veneto)

Please follow and like us