«Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato…», dicono Pietro e Giovanni davanti al tribunale che li voleva condannare in quanto testimoni della risurrezione di Gesù. Anche noi dopo avere vissuto la settimana santa e la Pasqua, uniche nel loro genere e indimenticabili, non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato. Non possiamo non dire quello che abbiamo provato di fronte a tante tragedie, ma anche ciò che Gesù ha fatto per noi durante i giorni di tristezza e di dolore nelle nostre famiglie e nel mondo. Non possiamo tacere come la Sua risurrezione ci abbia aperto un orizzonte di speranza e non possiamo non raccontare quali speranze ci abitano il cuore, mentre camminiamo nel tempo che ci attende verso la Pentecoste.
Per questo motivo si è deciso di proseguire con l’iniziativa adottata in Quaresima a seguito dell’emergenza sanitaria, e quindi di mantenere l’angolo bello, come spazio significativo della casa in cui alimentare la propria fede, vivendo un momento di preghiera e di confronto con la Parola di Dio, ma anche di scambio/racconto su ciò che ognuno pensa e sta vivendo.
Ancora chiamati a vivere questa situazione di emergenza, siamo anche consapevoli che nulla può sostituirsi alla dimensione comunitaria che normalmente viviamo e proponiamo negli itinerari di educazione alla fede. Tutti ci rendiamo conto di quanto siano fondamentali i legami interpersonali, i contatti fisici, le relazioni concrete, che simboleggiano l’essenza del nostro essere Chiesa, e di come ciò che proponiamo, anche a livello di preghiere, rosari, eucarestie videotrasmesse, sia soltanto un pallido riflesso di quello che in realtà desidereremmo vivere.
Il cammino conduce fino alla solennità della Pentecoste e inizia dalla 2a settimana di Pasqua. A fare da sfondo a questo cammino pasquale è il Libro degli Atti degli Apostoli scritto dall’evangelista Luca in continuità con il suo vangelo, e in particolare alcuni episodi che ci aiutano ad entrare nello spirito e nella vita delle prime comunità cristiane, consentendoci di confrontarli con i nostri.
Il momento da vivere in famiglia deve essere scelto liberamente, secondo i tempi e le possibilità di ognuna, in un giorno a scelta della settimana.
Nell’angolo bello è posta un’immagine di Gesù e un cero acceso con il libro dei Vangeli aperto sul brano indicato.
La proposta prevede due tracce:
– la prima per famiglie in cui ci sono dei figli che seguono il cammino di IC
– la seconda per tutte le altre famiglie.
La prima è più dinamica pensando al coinvolgimento maggiore tra genitori e figli e prevede qualche attività in più.
La seconda ha uno schema molto semplice:
– un’invocazione allo Spirito Santo
– la lettura o il racconto dell’episodio del Libro degli Atti degli Apostoli
– la provocazione per suscitare lo scambio/narrazione attraverso alcune domande
– una breve preghiera finale
Ufficio per l’annuncio e la catechesi
TRACCIA DI PREGHIERA PER FAMIGLIE CON FIGLI DELL’IC (.doc) TRACCIA DI PREGHIERA PER FAMIGLIE CON FIGLI DELL’IC(.pdf)
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