Questura di Rovigo: 168° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato

Oggi 10 aprile 2020 la Polizia di Stato celebra il 168° Anniversario della sua fondazione.

Quest’anno, purtroppo, a causa del dilagare dell’epidemia da “Coronavirus” le celebrazioni sono state limitate al solo momento commemorativo, che ha visto, alla presenza del Prefetto di Rovigo, la deposizione di una corona di alloro in memoria dei nostri caduti tra i quali ricordo l’Agente Ilaria Maria LANDRI, uccisa nel luglio del 1997 sulla A/13,  travolta da un tir mentre era in servizio  e l’Ispettore Samuele DONATONI, morto in un conflitto a fuoco con banditi sequestratori nell’ottobre dello stesso anno.

Rovigo, il Veneto, l’Italia intera, come tutto il resto del mondo, sta attraversando un momento molto difficile. In questa delicata situazione il nostro pensiero e la nostra vicinanza non può che andare a tutti i cittadini, a tutte le famiglie ed in particolare a quelle colpite dal virus, che sono state toccate negli affetti più cari. Un sentimento di vicinanza e di affetto ci lega in questo momento particolare a tutti gli operatori sanitari, che quotidianamente, con spirito di dedizione e grande coraggio, lottano per salvare le vite degli altri, rischiando la propria.

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La giornata dell’Anniversario della fondazione della Polizia è occasione per rendere partecipi dei risultati ottenuti con l’instancabile lavoro del nostro personale.

Il bilancio, come confermato dai dati riportati nell’allegata raccolta, è certamente positivo e rappresenta il risultato del lavoro svolto con professionalità e responsabilità da tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, consapevoli di costituire un sicuro punto di riferimento per la comunità.

La Questura che ho l’onore ed il piacere di dirigere è una Questura che non si risparmia e che lavora seriamente, con equilibrio ed umanità, guadagnandosi ogni giorno il rispetto, quella forma di autentico rispetto che rappresenta, per chi come noi veste una divisa, l’unica vera ricompensa all’impegno quotidiano.

In quest’ultimo anno tanto  è  stato fatto, da tutti:  l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con il 113 e  le Volanti, l’Ufficio di Gabinetto,  che presiede all’ordine pubblico, la Squadra Mobile, la Digos e la Divisione Polizia Anticrimine e la Polizia Scientifica;  l’Ufficio Immigrazione e la Polizia Amministrativa. E poi,  la Polizia Stradale, la Ferroviaria,  la Postale, ed anche le strutture tecnico-logistiche che rendono possibile l’operatività.  Insomma,  tutti i poliziotti hanno operato con professionalità ed ammirevole spirito di sacrificio e senso dello Stato.

Come si può desumere dall’analisi dei dati, la provincia di Rovigo si conferma una provincia caratterizzata da un tessuto socio-economico sano e laborioso nel quale non risultano, allo stato, attività particolari della criminalità organizzata. Anche la situazione della criminalità comune fa trasparire una sostanziale tenuta con un lieve incremento, pari al 3,35%, determinato  principalmente dalla diffusione dei crimini informatici che, seguendo un trend  apprezzabile anche a livello nazionale, vede l’espandersi delle frodi e delle truffe on-line. Anche il dato relativo ai furti se vede un lieve incremento rispetto allo scorso anno di furti con strappo e dei furti in abitazione, fa però registrare un calo  del dato generale riferito ai furti che sono passati da 635 del 2019 ai 617 di quest’anno

L’unico fatto di sangue registratori nell’ultimo anno non è riconducibile a fenomenologie di tipo criminale ma è legato ad una dolorosa vicenda umana, concretizzandosi in un caso di omicidio-suicidio di due anziani coniugi avvenuto lo scorso febbraio.

76 sono state le persone arrestate mentre quelle deferite alla Autorità Giudiziaria in stato di libertà sono state 663.

Sul fronte della polizia di prevenzione, nel rinviare, anche qui, ai dati riportati nell’allegato prospetto e dai quali emerge la mole  di lavoro e di attività che è stata dispiegata dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato di questa provincia –  e cito a tal proposito un dato su tutti: 32.653 richieste di intervento al numero di soccorso pubblico 113 nel corso dell’ultimo anno –  mi preme sottolineare il dato qualitativo, che non emerge dalla semplice lettura dei numeri, della determinazione e dalla passione che quotidianamente  ha caratterizzato  il lavoro dei poliziotti di Rovigo che oggi, in questa fase critica, è sotto gli occhi di tutti.

Per questo voglio ringraziare i miei collaboratori e tutti i poliziotti della provincia, sia della Questura e dei Commissariati distaccati che delle Specialità della Polizia Stradale, della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Polizia Ferroviaria, così come il personale dell’Amministrazione civile dell’Interno e le organizzazioni sindacali, che non mi hanno mai fatto mancare il loro apporto propositivo, dimostrandomi la loro lealtà ed il loro spirito di servizio.

Un caloroso ringraziamento anche agli amici della Associazione Nazionale della Polizia di Stato, composta per lo più da poliziotti in pensione che proprio in questi giorni hanno dato dimostrazione di come sia fatto il DNA dei poliziotti ponendosi a disposizione per tutte le attività di volontariato verso la cittadinanza. 

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Nello svolgimento della nostra attività di prevenzione diversi colleghi si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio per le quali hanno ricevuto attestati di riconoscimento che l’attuale contingenza non ha consentito che potessero essere consegnati, come di consueto, in occasione della cerimonia di celebrazione dell’Anniversario della Polizia.

Sento però l’esigenza di darne conto anche perchè l‘attribuzione dei riconoscimenti premiali, che rappresentano  un segno tangibile  espressa dalla stessa Amministrazione verso i propri poliziotti che si sono distinti in operazioni di servizio, lascia impregiudicata la gratitudine verso tutti gli operatori che accomunati dai valori di legalità, onestà,  obbedienza, dovere, orgoglio e senso di appartenenza che ogni poliziotto trasferisce nel proprio operato, contribuiscono a preservare la forza e la coesione della stessa Amministrazione.

In particolare, sono stati riconosciuti un Encomio Solenne al Primo Dirigente dr. Bruno ZITO  Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine per aver diretto una complessa indagine che ha permesso di assicurare alla giustizia numerosi soggetti responsabili a vario titolo di detenzione cessione e traffico di sostanze stupefacenti  e 5 Encomi  al Sostituto Commissario Claudio SILVESTRIN in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Rovigo, al Vice Ispettore Stefano ZANGHERATTI in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Rovigo, al Vice Ispettore Giuliano MARELLA, all’Assistente Capo Alberto TOFFANIN ed all’Assistente Capo Pier Paolo SPARAPAN, in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Rovigo, per aver svolto una laboriosa indagine che si è conclusa con il deferimento alla Autorità Giudiziaria di 29 persone responsabili  di falsità ideologica relativamente al rilascio e rinnovo di carte di qualificazione del conducente-CQC per autisti professionisti.

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La proiezione operativa della Polizia di Stato ne connota anche il suo il tratto distintivo di organizzazione forte e credibile, rigorosa ed imparziale nell’azione di contrasto e, al tempo stesso, interprete attenta delle istanze di sicurezza della collettività in un rapporto fondato su una logica di reciproco affidamento ed un confronto costruttivo tra società ed Istituzioni.

E proprio con riferimento a tutte le istituzioni deputate alla sicurezza mi preme qui sottolineare come la leale collaborazione che permea i nostri rapporti, rappresenti il forte valore aggiunto che ci consente meglio di servire i cittadini.

Mi riferisco, innanzitutto, al prezioso contributo del Prefetto nella sapiente gestione del coordinamento ed all’ottima sinergia con le altre Forze dell’Ordine, che pure ringrazio, che, insieme a tutte le altre Istituzioni cittadine e della provincia, nelle più varie forme ed articolazioni, sempre estremamente disponibili e collaborative, rendono la realtà rodigina unica e non facilmente ripetibile.

Mi sia, infine,  consentito rivolgere un sentito ringraziamento a S.E. il Vecsovo Mons. Pavanello che non ha mai fatto mancare il suo apporto  in termini di solidarietà e condivisione e che in questa congiuntura sfavorevole ha il peso della guida e dell’opera di conforto e vicinanza alle persone.

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Quest’anno, più che mai, assume pregnanza di significato il tema della celebrazione che è sintetizzato dal motto “ESSERCI SEMPRE”. Esserci sempre al servizio della comunità, attraverso l’impegno quotidiano e costante per garantire tranquillità e sicurezza.

Rivolgendomi ai cittadini, posso assicurare che gli uomini e le donne della Polizia di Stato, assieme a tutte le altre Forze dell’Ordine, sono vicini, in prima linea,  per garantire loro sicurezza e far si che venga percepita in maniera forte. 

Si tratta, però, di una “sicurezza” che deve essere intesa come patrimonio comune, da tutelare in sinergia, nella consapevolezza che non vi è società civile in cui l’ordine e la sicurezza siano garantiti esclusivamente dalle Forze di Polizia, ma sia invece necessaria la condivisione dei valori civili positivi, dello spirito di solidarietà e del senso civico.

In questo senso, voglio, quindi, mandare un messaggio: solo se saremo uniti e determinati, anche nel seguire le indicazioni impartite dalle autorità competenti, riusciremo a superare anche questa terribile avversità. Lavoriamo insieme. “Restiamo a casa”.

                                                                       Il Questore della provincia di Rovigo

                                                                                        Raffaele Cavallo

(Questura di Rovigo)

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