Coronavirus – Pigozzo (PD): “L’emergenza coronavirus impone la revisione del Piano sociosanitario. No alla chiusura delle Lungodegenze”

Coronavirus – Pigozzo (PD): “L’emergenza coronavirus impone la revisione del Piano sociosanitario. No alla chiusura delle Lungodegenze”

(Arv) Venezia 21 mag. 2020 –  “L’emergenza coronavirus ha mostrato come alcuni servizi siano assolutamente indispensabili: per questo chiediamo di modificare il Piano sociosanitario, bloccando la prevista chiusura delle Lungodegenze”. La richiesta arriva dal Partito Democratico con una mozione che ha come primo firmatario il consigliere Bruno Pigozzo, che commenta: “È un appello che facciamo senza spirito polemico e con volontà collaborativa. L’ho chiesto esplicitamente, anche oggi in Quinta commissione, all’assessore alla Sanità e Servizi Sociali Manuela Lanzarin, che era collegata per aggiornare noi tutti  sull’andamento dell’emergenza Covid-19”.

“Quanto accaduto in questi mesi- osserva il consigliere-   ha rivelato alcune criticità del Sistema sanitario nazionale e sociosanitario regionale ed è doveroso correggerle. Pensiamo per esempio, alla necessità di attivare i Covid Hospital, con la modifica e lo spostamento di servizi o la sospensione di alcune prestazioni. Alla luce di tutto ciò, per evitare future complicazioni, crediamo sia utile una revisione. Ed è il momento migliore per farlo, adesso che la pressione dell’emergenza sanitaria è diminuita, coinvolgendo sindaci, dirigenti medici e personale sanitario”.

“In base a quanto previsto dal Pssr e relative schede ospedaliere, le Lungodegenze dovranno essere disattivate in tutte le Aziende Ulss entro il 31 dicembre p.v.. Purtroppo, in alcune Aziende Ulss stanno già procedendo alla riduzione dei posti letto nonostante l’emergenza ancora in atto, e senza aver attivato una soluzione alternativa, come previsto invece dalla delibera regionale  n. 614/2019 che prescrive la ‘non interruzione del servizio’. Siamo convinti, e i fatti confermano, che le Lungodegenze sono fondamentali per ospitare pazienti post-acuti, non stabilizzati, e con più patologie”.

“E’ un servizio diverso da quello offerto da Ospedali di Comunità e Unità riabilitative territoriali. Per questo invitiamo la Regione del Veneto, a congelare con effetto immediato il Pssr, e a lavorare insieme per capire cosa mantenere e cosa modificare, lasciando – conclude Bruno Pigozzo –  la regia della revisione in capo alla commissione Sanità del Consiglio”. 

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(Consiglio Veneto)

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