Coronavirus – Zottis e Pigozzo (PD): “Sorveglianza sanitaria nell’Azienda Ulss 4, dai tamponi alla segnalazione dei soggetti in quarantena. La Regione offra garanzie con urgenza”

Coronavirus – Zottis e Pigozzo (PD): “Sorveglianza sanitaria nell’Azienda Ulss 4, dai tamponi alla segnalazione dei soggetti in quarantena. La Regione offra garanzie con urgenza”

(Arv) Venezia 6 mag. 2020 –  “La Regione si faccia garante dell’avvio di una fase 2 che dia maggiori certezze a tutte le Aziende Ulss. È fondamentale che i medici di base e i pediatri conoscano giornalmente la situazione relativa ai loro pazienti. Sarebbe allarmante non fosse così, e se non lo è, vanno compresi i motivi per risolvere il problema”. A dirlo sono la vice capogruppo del Partito Democratico Francesca Zottis e il collega Bruno Pigozzo che hanno presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutti i consiglieri, sul malfunzionamento del Servizio Igiene e Sanità pubblica del Veneto Orientale.  

“Il quadro non sembra essere rassicurante: Iniziamo con i  conviventi o contatti stretti di pazienti positivi non sottoposti a tampone; va verificata l’eventuale assenza di comunicazione tra il Servizio Igiene e Sanità pubblica del Veneto Orientale e i Medici di Medicina Generale cui non verrebbero segnalate le positività dei pazienti al Covid 19, né la presenza di pazienti provenienti dalle ex ‘zone rosse’, in isolamento fiduciario; infine problemi legati anche ai fini della certificazione per malattia, che dovrà poi essere inviata all’Inps. I Medici di Medicina Generale – osservano i consiglieri –  devono avere indicazioni chiare per supportare i pazienti immunodepressi o affetti da patologie croniche, nell’iter di riconoscimento del diritto all’astensione dal lavoro”. “In questo quadro, diventa fondamentale e imprescindibile il coinvolgimento quotidiano dei Sindaci.  Gli stessi devono essere a conoscenza dei dati relativi alle persone risultate positive, con tutto quello che segue, a partire dai contatti con i propri  nuclei familiari. I Sindaci devono conoscere eventuali focolai del proprio comune. Senza questi dati, diventa impossibile per un sindaco esercitare il ruolo conferitogli dalla legge, di responsabile delle condizioni di salute della popolazione del suo territorio. Non possiamo chiedere a medici e sindaci, senso di responsabilità se non li mettiamo nelle condizioni di esercitare a pieno i propri doveri”, concludono Francesca Zottis e Bruno Pigozzo.

 

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(Consiglio Veneto)

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