FASE 2: COLDIRETTI, SALGONO I NUOVI POVERI A 3 MESI DA INIZIO PANDEMIA. AL MERCATO AGRICOLO DI VENEZIA LIDO, UN’INIZIATIVA A FAVORE DELLA CARITAS.

FASE 2: COLDIRETTI, SALGONO I NUOVI POVERI A 3 MESI DA INIZIO PANDEMIA. AL MERCATO AGRICOLO DI VENEZIA LIDO, UN’INIZIATIVA A FAVORE DELLA CARITAS.

 

FASE 2: COLDIRETTI, SALGONO I NUOVI POVERI A 3 MESI DA INIZIO PANDEMIA.

AL MERCATO AGRICOLO DI VENEZIA LIDO, UN’INIZIATIVA A FAVORE DELLA CARITAS.

 

21 Maggio 2020 – Domani Venerdì 22 Maggio, al mercato agricolo di Venezia Lido, le aziende di Coldiretti doneranno dei loro prodotti alla Caritas. Un’iniziativa che partirà domani a cadenza mensile, un piccolo aiuto che le nostre aziende agricole si sentono di corrispondere alla Caritas locale. “ Siamo lieti di rispondere, per quanto possibile, a queste richieste di aiuto che arrivano dal territorio” spiega Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia. Tra le aziende che doneranno dei prodotti orticoli anche l’azienda Ballarin e Zangrando delle Vignole, realtà agricola duramente colpita dall’alluvione di Novembre 2019, dando un segnale di solidarietà che assume un valore pregnante, un’occasione per costruire una società più attenta al prossimo.  Del resto i dati sono allarmanti, salgono i numeri dei nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a tre mesi dall’inizio della pandemia con il primo caso ufficiale di Covid – 19 individuato a Codogno il 21 febbraio, sulla base delle persone che da allora hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead distribuiti da associazioni come la Caritas ed il Banco Alimentare che registrano un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto. Un bilancio drammatico che ha sconvolto la vita delle famiglie e l’economia .

Fra i nuovi poveri – sottolinea la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.

Una fascia di nuovi indigenti che fa salire a 3,7 milioni il numero totale di persone che in Italia in questo momento hanno bisogno di auto per mangiare.

Una emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – continua la Coldiretti – si è attivata la solidarietà per rafforzare gli interventi sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà. Quasi 4 italiani su 10 (39%) dall’inizio dell’emergenza hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori con la spesa sospesa, come sta tutt’ora avvenendo al mercato agricolo coperto di Mestre con consegne gratuite alla Casa dell’Ospidalità di Mestre di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, olio e vino.

 

In questo contesto abbiamo anche ottenuto nel DL Rilancio lo stanziamento di 250 milioni per acquistare cibo da destinare alle famiglie più bisognose e affrontare una situazione che diventa ogni giorno più preoccupante” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “non c’è tempo da perdere e occorre al più presto procedere alla pubblicazione dei bandi per rendere operativo un intervento atteso da una ampia fascia della popolazione. Una misura importante per le famiglie e per le attività produttive con l’acquisto di prodotti autenticamente Made in Italy e denominazione di origine per aiutare anche aziende agricole ed allevamenti italiani in grande difficoltà.

 

 

(Coldiretti Rovigo)

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