Maggio 2020 – Due nuovi sacerdoti e sei diaconi per la Chiesa di Vicenza

Le ordinazioni appena sarà terminata la pandemia saranno un segno di consolazione e di speranza

Marco e Matteo con il Vescovo, il Vicario generale e il Rettore del Seminario
Marco e Matteo con il Vescovo, il Vicario generale e il Rettore del Seminario

 

Durante la Messa in coena Domini del Giovedì Santo trasmessa in diretta Radio e TV dal Santuario di Monte Berico il Vescovo ha annunciato le prossime ordinazioni presbiterali e diaconali:

“In questo momento vorrei darvi una notizia bella, confortante per la nostra Chiesa particolare. Quando sarà terminata questa pandemia sanitaria fisseremo la data per le ordinazioni al diaconato e al presbiterato. A Dio piacendo, saranno ordinati presbiteri due giovani diaconi del nostro seminario: Marco Battistella e  Matteo Nicoletti. Saranno, inoltre, ordinati 6 diaconi: un giovane del nostro Seminario: Mauro Cenzon e un giovane professo dei Frati Minori Francescani, Federico Rovarin. Per grazia di Dio, avremo anche il dono di 4 diaconi permanenti, tutti e quattro sposati: Fabio Fontana, Massimiliano Frigo, Giancarlo Milani, Claudio Pellizzaro”.

Al termine dell’omelia il vescovo ha espresso ancora una volta la sua gratitudine e vivinanza ai medici e agli infermieri: 

In questa celebrazione eucaristica non ci è possibile compiere il gesto della lavanda dei piedi. Vi confesso che quest’anno avrei chiesto a 12 persone, uomini e donne, scegliendoli tra i medici, gli infermieri e infermiere, di accogliere la lavanda dei piedi dalle mani del vescovo, che è segno sacramentale di Cristo servo, che lava i piedi ai discepoli.

Leggi qui l’omelia completa del Vescovo Beniamino del Giovedì Santo

La mattina di Pasqua il Vescovo nell’omelia ha invece ringraziato le persone che in tanti modi diversi si adoperano per alleviare le fatiche e le sofferenze di questa pandemia:

Come non ricordare l’amore e la santa pazienza di tante mamme e tanti papà che si prendono cura dei propri figli con affetto e creatività? Come non lodare i bambini, i ragazzi e i giovani, che sanno trasformare questo tempo di limitazioni e restrizioni, in un tempo di studio, di gioco, di solidarietà con le persone sole, come i nonni, i parenti e gli amici? Come non ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile offrire generi di prima necessità alle famiglie, alle persone sole, alle persone povere? Come non ricordarci nella preghiera di coloro che sono morti in questo periodo, in modo particolare coloro che sono morti a causa di questo virus così contagioso. Come non pensare alla responsabilità e all’impegno di quanti sono chiamati a fare le scelte più giuste per il bene delle persone e dell’intero nostro paese?

E ha concluso invitando tutti i cristiani a perseverare nello spirito di preghiera:

Come cristiani dobbiamo trovare la nostra forza e la nostra speranza nella preghiera intensa e fiduciosa. Dobbiamo tornare a Gesù, nostra luce, meditare il suo Vangelo, la sua vita, il mistero della sua Pasqua. In noi agisce la potenza del Risorto e allora non c’è sofferenza che non possa essere riscaldata dall’amore, non c’è valle oscura da cui non si possa risalire, non c’è morte che non possa essere riconsegnata alla vita.

Leggi qui l’omelia completa del Vescovo Beniamino del giorno di Pasqua 

(Diocesi di Vicenza)

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