Teatro Sociale. Il direttore Puxeddu: “Stiamo lavorando per riprendere al più presto l’attività”

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Teatro Sociale. Il direttore Puxeddu: “Stiamo lavorando per riprendere al più presto l’attività”

COMUNE DI ROVIGO
Ufficio Stampa: Paola Gasperotto
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L’emergenza Covid-19 ha imposto un repentino cambiamento nella vita di ognuno di noi, colpendo tutti i settori, anche quello della cultura. Il direttore artistico del Teatro Sociale Luigi Puxeddu, fa il punto sulla situazione, spiegando gli scenari futuri.
“Questa grave situazione ha coinvolto anche tutti gli operatori del settore spettacolo e il loro indotto, ai quali va la mia solidarietà. Da mesi mi sto confrontando con moltissimi teatri italiani per scambiare idee, presentare proposte al Ministero e programmare produzioni condivise. La nostra intenzione è di riprendere al più presto l’attività del nostro Teatro, ovviamente in tutta la sicurezza e seguendo le indicazioni del Ministero.
Come molti sapranno Rovigo, per la sua grande tradizione nell’ambito della lirica, rientra nei 26 teatri di tradizione riconosciuti dal Ministero, unica nel Veneto insieme a Treviso.
Questo, oltre ad essere un riconoscimento di qualità, è anche una grande opportunità, visto il contributo ministeriale di 462.000 euro.  Contributo che, negli anni scorsi, ha permesso di tenere il nostro Teatro aperto quasi tutto l’anno senza che il Comune dovesse investire grandi cifre per un’istituzione così importante della città. Il Teatro Sociale è sicuramente l’anima della cultura e dell’arte, fu costruito 200 anni fa proprio dopo una carestia e un’epidemia. La città, che allora contava meno di diecimila abitanti, era in forte difficoltà ma alcuni cittadini si misero in società e costruirono un teatro con 99 palchi.
Il Maestro Claudio Abbado ripeteva sempre una bellissima frase: “La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti”
Il Teatro Sociale, e voglio sottolineare Sociale, crea ricchezza non solo culturale ma economica. Porta migliaia di persone a Rovigo che poi vivono il centro storico usufruendo dei ristoranti, dei bar, degli hotel, dei negozi ecc..
Nel decreto Rilancio il Mibac ci ha già assicurato da subito l’80 % del contributo 2019 anche per l’anno in corso. Nel 2019 il Teatro ha ospitato spettacoli di Lirica, Prosa, Concerti, Danza ed eventi speciali per 50 giornate. Inoltre sono stati dedicati 60 giorni ad incontri con i docenti, visite guidate, laboratori, conferenze, mostra del bicentenario, ‘dietro le quinte’ ecc..  C’è stata un’intensa attività collaterale di  spettacoli per ragazzi, concerti e  conferenze al Ridotto. L’ufficio ha gestito anche gli spazi della Gran Guardia e Pescheria. Il Laboratorio di Sant’Apollinare ha creato le scene. Sono stati coinvolti più di 1000 lavoratori e migliaia e migliaia di spettatori e di studenti.
Proprio in questi giorni con l’ultimo DPCM viene stabilita l’apertura dei teatri e degli spettacoli dal 15 giugno. Ci stiamo quindi organizzando per avviare nei prossimi giorni la riapertura dei laboratori e del Teatro ai tecnici per la manutenzione e la produzione e per individuare tutte le problematiche e le soluzioni relative alle nuove regole riguardanti lo spettacolo dal vivo.
Il Teatro Sociale per l’estate non prevede aperture al pubblico, come del resto non ha mai fatto in passato perché non particolarmente adatto alla stagione calda.
Per ora gli spettacoli di prosa e di lirica che erano stati spostati o previsti in autunno rimangono in calendario, ma la loro realizzazione nella versione originaria dipenderà dalle future indicazioni del Ministero e della Regione.
Abbiamo preparato diverse ipotesi – conclude il direttore Puxeddu – tenendo conto di tutti gli scenari possibili e credo, e spero, che l’attuale limitazione prevista di 200 persone negli ambienti chiusi, venga modificata al più presto per l’autunno.
Tutti noi desideriamo ricreare quella magia che solo un teatro e uno spettacolo dal vivo può dare”.

Rovigo, 22/05/20
Comunicato n. 423/20

(Comune di Rovigo)

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