Infrastrutture – Guarda (CpV): “Pedemontana, opera nata già fallita, ha distrutto vite e territorio”

Infrastrutture – Guarda (CpV): “Pedemontana, opera nata già fallita, ha distrutto vite e territorio”

(Arv) Venezia 19 giu, 2020 –  “Non c’è nulla da festeggiare; la Pedemontana Veneta è un’opera che nasce già fallita. Credo sia utile che i veneti che pensano che questa opera sia utile prendano la strada e paghino il pedaggio per rendersi conto di quanto, anche solo dal punto di vista economico, sia controproducente questa autostrada figlia del peggiore ‘900”. A dirlo, la Consigliera regionale del Coordinamento Veneto2020 Cristina Guarda (Civica per il Veneto) che continua: “Proprio nelle ore in cui si apriva il nuovo casello di Malo che collega Breganze alla Pedemontana, ero poco distante, in Vallugana, a parlare con i cittadini della zona interessata da lavori che durano da più di un anno. Mentre alcuni festeggiano l’apertura di un casello, quello di Malo, ecco cosa subiscono famiglie come le nostre, e lo spiego anche tramite un video caricato sul mio profilo facebook. Quest’opera mette a repentaglio valore e stabilità di centinaia di case, fatte da gente che ha risparmiato, acceso mutui per costruire una abitazione per sé e i propri figli. Ho incontrato persone che fanno i turni di notte e che da più di un anno non riescono a riposare. Ci sono nostri concittadini che stanno cercando di trovare un minimo di equilibrio, in una vita squassata da continui rumori e dal fiato corto a causa della difficoltà a respirare causata dalla polvere che invade la valle”.

“Ma oltre il danno – aggiunge la Consigliera – la beffa: i lavori, che dovevano finire a settembre 2020, dopo anni di sopportazioni, rischiano di prolungarsi, per gli errori costruttivi della ditta; non possiamo far finta di niente di fronte alle loro sofferenze: i lavori in Vallugana non vengano prolungati. Finiscano l’opera dalle estremità del tunnel. Ricordatevi dei loro volti, quando vi lamenterete del fatto che questa strada non solo ha causato morte e disastri ambientali, ma vi costringerà a pagare quasi 17 euro per fare 95 chilometri, il doppio della A4.
Andare a lavorare costerà più di pedaggio che di benzina. È dallo scorso anno che chiedo alla Regione di aprire gli occhi, di smetterla di colpevolizzare i cittadini dando loro dei bugiardi”.

“I politici seri – conclude Guarda – non si tappano occhi ed orecchie: agiscono mettendo prima il bene dei cittadini, non colossi che schiaffeggiano le norme sulla sicurezza e fanno i bulli coi più deboli”.

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(Consiglio Veneto)

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