Ripetuti controlli antidroga della Polizia locale in prossimità dei sottopassi del rione Piave: un pusher arrestato e uno denunciato

Continuano i controli antidroga della Polizia locale nel Rione Piave di Mestre, soprattutto in corrispondenza dei sottopassi di via Dante e via Cappuccina. Al termine di due distinte operazioni, infatti, è stato rispettivamente arrestato per spaccio un cittadino di nazionalità tunisina di 22 anni e denunciato un giovane di 24 anni di nazionalità albanese, sempre per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’arresto è scattato lunedì 1 giugno, verso le 15.30: a stringere le manette ai polsi allo spacciatore sono stati gli agenti del Nucleo operativo e cinofilo. Tutto è scaturito da sopralluoghi effettuati in borghese nei punti sensibili del rione Piave, per osservare il comportamento di un giovane magrebino segnalato come “particolarmente attivo” nell’incontrare noti tossicodipendenti in zona, oltre che connazionali in continuo movimento in bici. Si tratta di sentinelle dispiegate nel rione per segnalare il rischio di incursioni delle Forze dell’Ordine o di pusher specializzati in cessioni “volanti” di stupefacenti.

Dopo qualche tempo è stato chiaro che l’area principale d’azione del sospetto era compresa tra l’imbocco del sottopasso tranviario di via Cappuccina e quello pedonale di viale Stazione. A quel punto è stata fatta convergere una radiomobile con una delle unità cinofile del Corpo, alla cui vista il giovane ha cercato di disfarsi dello stupefacente che aveva con sé nascondendolo in una recinzione di tela verde plastificata sempre di viale Stazione. Il giovane è stato subito bloccato: a “Lapo”, l’unità cinofila, sono bastati pochi secondi per individuare il pacchetto di fazzoletti in cui erano nascoste una quarantina di dosi di cocaina pronte per essere vendute. Al pusher, identificato come un 22enne tunisino, sono anche stati sequestrati 300 euro in banconote di vario taglio. Il giovane, con precedenti specifici e ben dodici alias, è stato arrestato e trasferito nella camera di sicurezza del Comando generale in attesa della convalida che si è tenuta stamattina: il giudice ha convalidato l’arresto disponendo il divieto di dimora nel territorio del Comune di Venezia in attesa della prima udienza del processo prevista per il 10 luglio.

I controlli della Polizia lucale hanno portato anche, il giorno precedente, a una denuncia sempre per spaccio: nei guai è finito un 24enne di nazionalità albanese che si trovava in via Dante, sempre nelle vicinanze del sottopasso ciclopedonale. Lo stesso ha tentato di fuggire in un vicino hotel nascondendosi nella sua camera. Il suo tentativo è risultato vano: all’interno della stanza sono stati requisiti un sasso di cocaina, una modica quantità di marijuana, un bilancino di precisione e mille euro in contanti in banconote di piccolo taglio.

(Comune di Venezia)

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