Sanità – Fracasso (PD): “Parto a rischio nel Comelico, un motivo in più per sospendere le schede ospedaliere volute dalla Lega”

Sanità – Fracasso (PD): “Parto a rischio nel Comelico, un motivo in più per sospendere le schede ospedaliere volute dalla Lega”

(Arv) Venezia 22 giu. 2020 – “I continui tagli ai servizi sanitari mettono a rischio la vita delle persone. Bisogna invertire la tendenza, devono essere sospese e ripensate le schede ospedaliere per garantire una sanità adeguata, con più personale e maggiori risorse: le promesse di Zaia non bastano più. Il caso di sabato scorso nel Comelico è, purtroppo, l’ennesimo esempio”. Così il Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso interviene “Sul caso di una donna residente nel Comelico, all’ottavo mese di gravidanza, che sabato ha subito il distacco della placenta ed è stata costretta a un’ora di ambulanza per raggiungere l’ospedale di Belluno per partorire con il cesareo, mentre il neonato è stato poi trasferito a Padova in Terapia intensiva. Questo è il risultato delle politiche sanitarie della Lega in Veneto: l’ospedale più vicino è quello di Pieve di Cadore, ma da anni è senza punto nascite funzionante. Non può bastare l’elisoccorso, perché non è sempre disponibile”.

“È inaccettabile dover fare oltre un’ora di viaggio per partorire – conclude Fracasso – non possono esserci cittadini di serie B: tutti hanno diritto ai livelli essenziali di assistenza. Non ci si può occupare della montagna solo per fare passerelle sulla Marmolada per rivendicare i confini col Trentino. Da tempo chiediamo di sospendere le schede ospedaliere perché inadeguate, soprattutto per i territori marginali: quanto accaduto due giorni fa è un motivo in più per farlo”. 

 

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(Consiglio Veneto)

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