Nuova Tassonomia Verde: Il Parlamento Europeo include Gas e Nucleare tra le fonti sostenibili I giovani di Legambiente Veneto: “Ci stanno rubando il futuro”

Comunicato stampa                                                                                     Padova, 7 luglio 2022

 

Nuova Tassonomia Verde: Il Parlamento Europeo include Gas e Nucleare tra le fonti sostenibili
I giovani di Legambiente Veneto: “Ci stanno rubando il futuro”

 I Giovani di Legambiente Veneto accolgono con grande disapprovazione la decisione del Parlamento Europeo, e il voto di cinque dei sei europarlamentari veneti, che hanno dato via libera all’inclusione di gas e nucleare tra gli investimenti sostenibili della Tassonomia UE, nonostante il parere fortemente contrario della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile – il gruppo di esperti indipendenti nominati dalla stessa Commissione e il voto contrario delle Commissioni Ambiente ed Economia. Tra gli europarlamentari veneti solo Alessandra Moretti, del gruppo dei S&D ha votato a favore dello stop alla nuova tassonomia, mentre Sergio Berlato, Mara Bizzotto, Paolo Borchia, Rosanna Conte e Gianantonio da Re si sono espressi tutti a supporto dell’atto delegato della Commissione UE che include Gas e Nucleare nella Tassonomia Verde.  

“Con questa decisione il futuro della transizione energetica dell’intero continente e pertanto la qualità della vita di centinaia di milioni di cittadini e cittadine, rischia di essere seriamente compromessa – dichiara Francesco Tosato del Coordinamento giovani di Legambiente Veneto – ora centinaia di milioni di euro di investimenti potranno essere dirottata dalle rinnovabili a fossile e nucleare, rendendoci ancora più schiavi dal gas e ricattabili dai paesi esportatori, come la Russia, senza dimenticare che chi vorrà inseguire l’impossibile sogno di un rinascimento nucleare nel breve termine avrà uno strumento in più”. “Vi è un un’incoerenza palese tra il voto odierno – conclude Tosato –  e il parere di tutti gli esperti chiamati a esprimersi dalla stessa Commissione Europea. Se guardiamo la direzione intrapresa dai recenti Green Deal, Fit for 55 e al RePower EU che anche il nostro Paese ha ratificato, con questo provvedimento tiriamo una brusca frenata perchè come per magia, da oggi il gas fossile e le scorie nucleari secondo la maggioranza degli europarlamentari non avranno impatti negativi sull’ambiente. Una responsabilità, che mina il nostro futuro, e che pesa sulle spalle anche degli europarlamentari veneti che con il voto a favore di gas e nucleare si sono distinti per la loro insensibilità al tema”.  

(Legambiente Veneto)

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