25 marzo 1339: oggi un tuffo all’indietro di 684 anni grazie alla manifestazione “Mestre – La sua storia medioevale”

    Mestre, 25 marzo 2023-25 marzo 1339: è stato un suggestivo tuffo nel passato, un viaggio a ritroso lungo esattamente 684 anni, quello che ha fatto vivere oggi alla Città, la locale Pro Loco, in collaborazione col Comune di Venezia, che hanno riproposto, dopo il grande successo ottenuto nella sua prima edizione dello scorso anno, “Mestre – La sua storia medioevale”.

    Una giornata in cui si sono potuti rivivere non solo le atmosfere, i suoni, i profumi, della Mestre del quattordicesimo secolo, ma anche conoscere, con una cerimonia davvero attenta anche ai minimi particolari storici (comprendenti personaggi realmente esistiti, strumenti musicali, gonfaloni, bandiere, costumi d’epoca) un momento importante per la città: l’istituzione della podesteria, che segna il suo passaggio dal dominio di Treviso a quello di Venezia.

    L’evento si è aperto in mattinata, con l’inaugurazione, a cui ha presenziato anche l’assessore comunale Renato Boraso, nei borghi Caneve e San Girolamo, del ‘mercato medioevale’, ricco di una ventina di banchi dell’epoca: dal vasaio all’armaiolo, dal profumiere al fabbro, dallo speziere all’amanuense, e arricchito dalla presenza di musici, saltimbanchi, cavalieri che si sono sfidati a singolar tenzone.

    Nel pomeriggio, invece, è stata la volta della rievocazione storica dell’istituzione della Podesteria, con un’ottantina di personaggi che hanno percorso il centro storico di Mestre, si sono fermati davanti al palazzo della Podesteria per la presentazione del podestà, e si sono infine recati, attraversando il ‘mercato medioevale’ sino alla chiesa di san Girolamo, per l’atto di devozione propiziatorio al Santo.

    Momenti che sono stati spiegati ai tanti cittadini presenti, da “araldi”, che hanno anche raccontato altri fatti storici significativi della “Mestre medioevale”.

    “Credo sia il modo migliore – ha sottolineato l’assessore Mar, presente all’evento pomeridiano – per far conoscere ai mestrini, con ricostruzioni davvero documentate e molto curate, la storia, ultramillenaria della nostra città. Ed è bello che oggi tanta gente vi abbia partecipato, che conferma l’interesse dei nostri cittadini per il loro passato e le loro tradizioni.”

(Comune di Venezia)

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