ACCORDO TRA L’ORDINE DEGLI INFERMIERI ED EPACA

ACCORDO TRA L’ORDINE DEGLI INFERMIERI ED EPACA

L’ente di patrocinio per i cittadini e l’agricoltura a disposizione degli infermieri con un’ampia gamma di prestazioni previdenziali e socio-assistenziali

Da sinistra Silvio Parizzi direttore Coldiretti Rovigo, Denis Piombo presidente Opi Rovigo e Paolo Casaro responsabile provinciale Epaca Rovigo

Un patto all’insegna di valori e obiettivi condivisi, per mettere a disposizione del mondo del personale sanitario, un’ampia gamma di servizi sul fronte socio-assistenziale, e previdenziale. Questo il cardine dell’accordo sottoscritto, tra Epaca- Coldiretti e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) della provincia di Rovigo, che conta oltre duemila professionisti iscritti (2.136 per la precisione).

L’intesa prevede che Epaca, l’Ente di Patrocinio e Assistenza per i Cittadini e l’Agricoltura, metta a disposizione degli infermieri iscritti a Rovigo la gamma completa dei servizi offerti in materia previdenziale, assistenziale e sociale attraverso la sua capillare organizzazione, che copre tutta la provincia di Rovigo con una sede centrale e sette uffici periferici.

Epaca, Ente promosso da Coldiretti fin dal 1954 e riconosciuto dallo Stato, è aperto a tutti i cittadini e ora anche al terzo settore e al volontariato sociale. Svolge un servizio di pubblica utilità, tutelando gratuitamente i cittadini per il conseguimento, tra l’altro, delle prestazioni di carattere socio-assistenziale, dei diritti alle varie forme di previdenza e accesso alla pensione, delle prestazioni inerenti la tutela infortunistica. Compito di Epaca è facilitare lo sviluppo dei rapporti e la gestione di pratiche con le pubbliche amministrazioni e con gli istituti pubblici e privati, offrire assistenza per il conseguimento di benefici contemplati dagli ordinamenti amministrativi e svolgere ogni altro compito che sia attribuito nell’ambito della previdenza sociale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da organizzazioni statali, comunitarie, da disposizioni di legge e regolamenti.

“Il progetto è rivolto agli infermieri nel suo complesso – spiega Paolo Casaro, responsabile provinciale di Epaca – ed è per questo che Epaca ha intrapreso un percorso di collaborazione con l’OPI di Rovigo, identificando nei due soggetti protagonisti, una forte comunione valoriale e di principi, dove spicca l’attenzione ai bisogni delle persone. Con la pandemia ci siamo resi conto ancor più di come il personale sanitario sia essenziale per noi cittadini ed è un onore essere al fianco di chi tanto ci ha aiutato e ci aiuta. Con questo progetto, continua Casaro, intendiamo creare una forte partnership di valore che sia di impatto sociale. L’impatto sociale è definito come “la differenza che un intervento porta sulla vita di una persona e su un territorio”. Con i nostri servizi offerti al mondo del volontariato del Polesine, vogliamo dare risposte qualificate e qualitative alle esigenze sociali e previdenziali. Ringraziamo pertanto l’OPI Rovigo per la collaborazione all’insegna di una forte condivisione di valori e di obiettivi”.

“Siamo orgogliosi – afferma Denis Piombo, presidente dell’OPI di Rovigo – di collaborare con Epaca e di mettere a disposizione dei nostri colleghi tutta l’esperienza e la professionalità di questa importante realtà. Il nostro obiettivo, in qualità di Ente sussidiario dello Stato che rappresenta la professione infermieristica, è quello di offrire un nuovo servizio ai nostri iscritti e, allo stesso tempo, uno strumento utile a far emergere uno stato importante del nostro lavoro come quello legato alle malattie professionali o agli infortuni. Grazie alla partnership avviata con il responsabile provinciale di Epaca, Paolo Casaro, che ringrazio personalmente, abbiamo sottoscritto un accordo per supportare tutti i nostri professionisti, aiutarli tramite informazioni, delucidazioni e, ancora più nel concreto, per valutare la loro situazione personale e la propria idoneità fisica. Un servizio che ha fra i vari scopi principali quello di favorire la cultura della segnalazione, dei rischi connessi al proprio lavoro e della centralità della salute. Ed è proprio su tali valori condivisi che i due Enti hanno posto le basi per futuri eventi indirizzati alla professione infermieristica provinciale”.

(Coldiretti Veneto)

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