Dal cortile al balcone di Giulietta, l’icona dell’amore attrae 1,5 milioni di turisti l’anno a Verona

Che Giulietta, tra storia e leggenda, sia simbolo della città di Verona (forse più che l’Arena) lo conferma il milione e mezzo di turisti che ogni anno vanno a visitare in via Cappello, nel cuore della città scaligera, il balcone della Casa omonima, il cui cortile ospita la celebre statua di bronzo della giovane Capuleti, realizzata nel 1969 dallo scultore veronese Nereo Costantini. E’ la sua vicenda che la lega a Romeo Montecchi, narrata dalla penna di William Shakespeare ed entrata nell’immaginario collettivo planetario come ideale dell’amore eterno, la spinta di tanta attrattività turistica, che vede soprattutto donne varcare il cortile della Casa di Giulietta e salire sul balcone dove immancabilmente si scattano un selfie.

Dagli anni ’30 ad oggi, la Casa di Giulietta, complesso medievale (tranne il balcone installato proprio in quegli anni sulla scia del kolossal hollywoodiano sui due giovani innamorati del ’36, diretto da George Cukor), è considerata una delle principali mete di pellegrinaggio laico del pianeta. A ricordarlo all’Adnkronos Marta Ugolini, assessora al Turismo e alla Cultura del Comune di Verona. Ricostruendo le tappe che specie dall’epoca hanno reso famoso il balcone da cui Giulietta si affacciava, secondo la tragedia shakespeariana, per parlare con il suo amato Romeo, Ugolini sottolinea che il flusso dei turisti nel tempo è talmente aumentato che si è reso necessario intervenire per ragioni di sicurezza e viabilità. “E’ partita così da Natale scorso una sperimentazione: l’accesso all’edificio non più dall’ingresso storico di via Cappello, ma dal Teatro Nuovo che si trova sul retro. Questo ha permesso di creare un mini percorso con gli spezzoni dei film più famosi che celebrano Romeo e Giulietta. E’ stata anche un’occasione per contare i turisti: in un mese (8 dicembre-8 gennaio) sono passate 170.000 persone, numeri che proiettati sull’anno ci fanno immaginare un flusso di circa 1,5 milioni di visitatori presso il cortile della Casa di Giulietta”. Una sperimentazione di “successo” che ha consentito di superare code e degrado.

“Ora stiamo lavorando – spiega Ugolini – ad un progetto che dovrà vedere però la compartecipazione dei privati, perché il cortile non è tutto del Comune. Saranno predisposti dei servizi, un percorso culturale sulla tragedia di Shakespeare per far sì che il turista abbia maggiore contezza di cosa va a visitare. Ci sarà quindi un biglietto per entrare nel cortile dove è posizionata la statua di Giulietta”.

“C’è una dimensione femminile più marcata tra i tanti turisti che vengono a visitare la Casa di Giulietta – afferma l’assessora alla Cultura – E’ risultato dai questionari che abbiamo raccolto in occasione della nostra sperimentazione. Il visitatore tipo è quindi donna, tra i 35 e i 50 anni, e con lavoro dipendente. A Natale erano per lo più italiane. Lo stesso non può dirsi d’estate, visto che nella stagione calda a Verona la portata del turismo internazionale è preponderante. Del resto, Giulietta è conosciuta in tutto il mondo: capita che qualche turista straniero che arriva nella nostra città magari non si sofferma a guardare l’Arena ma va senz’altro ad omaggiare l’eroina di Shakespeare…”

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