Coldiretti Veneto riunisce i Dirigenti provinciali.

“QUESTION TIME” CON IL SENATORE DE CARLO

Vantini: il Commissario per l’emergenza idrica abbia i più ampi poteri.

I dirigenti di Coldiretti Veneto in occasione del Consiglio Direttivo riunito oggi a Mestre hanno incontrato il Presidente della Commissione Agricoltura, Senatore Luca De Carlo al quale il direttore Marina Montedoro ha presentato un documento dove si sottolineano alcuni punti ritenuti strategici per il territorio regionale.

Dal ‘piano laghetti’ per potenziare la capacità di invaso a scopo irriguo in Veneto al Decreto legge sugli impianti fotovoltaici dove proprio il Veneto è stato antesignano approvando come prima regione in Italia una norma che disciplina le installazioni individuando le aree idonee. Questioni a cui il Senatore De Carlo ha risposto puntualmente garantendo il suo personale impegno, non da ultimo la massima attenzione del Governo sulla battaglia contro il cibo sintetico sulla quale Coldiretti non sta abbassando la guardia continuando a raccogliere adesioni di amministrazioni pubbliche ed istituzioni per fermare una deriva che tende ad azzerare il patrimonio agroalimentare vanto del Made in Italy nel mondo.

Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, non ha mancato di manifestare al Senatore De Carlo le aspettative degli imprenditori scaligeri nei confronti della imminente nomina del Commissario per l’emergenza idrica.

“Ho chiesto al Senatore – dice Vantini – che la figura che il Governo si appresta a nominare non sia solamente un riferimento per la gestione di una situazione emergenziale. Da problematica transitoria quale poteva sembrare qualche anno fa, la siccità nel veronese si sta rivelando una condizione ormai radicata nel nostro territorio. È necessario quindi che il Commissario riceva un mandato per interventi strutturali efficaci e duraturi nel tempo”.

Tra le altre tematiche che il presidente Vantini ha posto a De Carlo, la preoccupazione crescente verso la sempre più difficile convivenza con la fauna selvatica.

“Nel nostro territorio – ha detto – non esistono solo gli orsi. Purtroppo i nostri allevatori di montagna devono affrontare ogni giorno il disagio e i danni causati da lupi e cinghiali. Anche in questo caso ci attendiamo risposte concrete dal Governo”.

Infine, il tema dell’ortofrutta, settore in cui la provincia scaligera eccelle.

“Il riconoscimento del marchio IGP per mela e ciliegia sul quale la Coldiretti di Verona sta lavorando – spiega Vantini – prevede un iter piuttosto complesso dal punto di vista tecnico ma necessita prima di tutto di un concreto supporto politico. I nostri rappresentanti al Governo devono quindi manifestare una sensibilità proattiva nel sostenere il riconoscimento di un marchio che può dare nuova spinta a un comparto che negli ultimi anni ha subito nella nostra Regione più di una batosta”.

Dalla voce dei presidenti delle altre provincie è emerso il quadro della situazione dell’agricoltura veneta che per mantenere i primati in termini di fatturato ed export deve fare i conti con problematiche come le epidemie negli allevamenti, le infiltrazioni di cuneo salino che colpiscono colture e l’attività di pesca, gli insetti dannosi per le colture ortofrutticole, la flavescenza dorata dei vigneti. In un contesto dove le variazioni climatiche dettano nuove regole in agricoltura l’impegno degli agricoltori continua con la promozione di progetti di educazione nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni alla sana alimentazione con l’obiettivo di rilanciare il sistema produttivo puntando sui giovani favorendo l’insediamento e la permanenza nei campi.

(Coldiretti Verona)

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