“SEMI’NSEGNI” PROSEGUE NELLE SCUOLE Il progetto di educazione civica, alimentare e ambientale di Coldiretti ha colpito nel segno: saranno coinvolti un migliaio di studenti

“SEMI’NSEGNI” PROSEGUE NELLE SCUOLE Il progetto di educazione civica, alimentare e ambientale di Coldiretti ha colpito nel segno: saranno coinvolti un migliaio di studenti

Prosegue l’attività di educazione civica, alimentare e ambientale nelle scuole da parte della Coldiretti polesana tramite il progetto “Semi’nsegni”.

L’iniziativa è rivolta a tutte le scuole dell’obbligoe da questo anno scolastico è stata allargata la platea raggiungendo, con il progetto Teen’segno, gli altri gradi scolastici. In Polesine nell’anno scolastico 2022/23 Coldiretti Rovigo coinvolgerà circa un migliaio di studenti dai 4 ai 13 anni in 5 scuole (Maini e Duca d’Aosta di Rovigo, Lusia, Canaro, Fiesso Umbertiano, Bagnolo di Po). Gli argomenti proposti sono: l’orto didattico, l’agricoltura italiana, la stagionalità e la località del prodotto, la biodiversità, l’ecosostenibilità della filiera corta, la lettura delle etichette, l’importanza dell’origine e delle provenienza del prodotto.

Nella scuola primaria “Maini” di Borsea, frazione di Rovigo, il socio Coldiretti di Villadose Bruno De Sero dopo aver provato l’esperienza di Semi’nsegni lo scorso anno, ha dato nuovamente disponibilità per insegnare “l’orto e la sua realizzazione”. Assieme a lui ha collaborato anche la società agricola di Michele e Daniele Tasinato di Arquà Polesine omaggiando i bambini con le piantine. Finora Semi’nsegni a Borsea è stato sviluppato su due appuntamenti: il primo un mese fa per preparare il terreno e riempire i vasi che poi avrebbero ospitato le piantine; lunedì 15 maggio la classe ha ripreso le fila del progetto mettendo a dimora le piantine di ortaggi. Ha partecipato la classe 3^ formata da13 alunni accompagnati dalla maestra Maria Enrica Samiolo. Gli studenti hanno imparato cos’è un orto, come va preparato il terreno e il letto di semina, quale ortaggio scegliere, come piantarlo e, infine, come prendersene cura. Si poteva scegliere tra zucchine, pomodori, peperoni, melanzane. A differenza di altri progetti, non è stato fatto un orto a scuola perché si voleva rischiare che con la conclusione dell’anno scolastico non ci fosse la possibilità di curarlo. Per questo l’orto è stato fatto in vaso, ogni studente è stato omaggiato con vasetto e piantina, così ognuno avrà la responsabilità del suo lavoro e porterà a casa il risultato.

“Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini su quanto sia importante mangiare bene e mangiare sano.

I bambini si sono dimostrati curiosi e intraprendenti – racconta il direttore di Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi – hanno scelto il tipo di ortaggio che avrebbero piantato, hanno osservato le piantine, hanno annusato il loro profumo e hanno affondato le mani nella terra per poter rendere stabile e accogliente il terreno al cubetto di terra che racchiude le radici. Un po’ di acqua per amalgamare il tutto e poi l’impegno di annaffiare un pochino al loro arrivo a scuola i vasi fino all’ultimo giorno, quando lo porteranno a casa il vaso. L’impegno di Coldiretti con la scuola è di ripetere l’anno prossimo l’esperienza per tutte e 5 l

e classi, probabilmente costruendo un orto più strutturato e da gestire tutto il tempo dell’anno”.

(Coldiretti Veneto)

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