Vino: 30 delegazioni paesi produttori in Franciacorta, è inizio percorso per futuro settore

“Siamo estremamente orgogliosi di ospitare la prima Riunione ministeriale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino e di celebrare insieme a voi, in un territorio straordinario, magnifico come la Franciacorta, i primi cento anni di vita dell’Oiv. Questa è una scelta che onora l’Italia ed è per noi un grande riconoscimento. Lo è per il nostro settore vitivinicolo, uno chiaramente dei comparti produttivi d’eccellenza del sistema nazionale, uno dei simboli del Made in Italy riconosciuto e riconosciuti nel mondo”. E’ quanto ha affermato il premier Giorgia Meloni in un videomessaggio per l’apertura della Riunione Ministeriale dell’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino. La ministeriale, organizzata dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha visto una folta partecipazione, con 30 delegazioni provenienti da tutto il mondo, guidate da 11 ministri, numerosi ambasciatori e rappresentanti istituzionali e anche il presidente della Oiv, l’italiano Luigi Moio.

Un primo passo, “è l’inizio di un percorso per disegnare il futuro della politica mondiale del vino, della sua tutela e della valorizzazione di questa produzione straordinaria” ha detto Lollobrigida rimarcando l’importanza del Wine Ministerial Meeting al termine dei lavori dell’associazione tra 50 paesi produttori di vino, che quest’anno compie 100 anni.

La ministeriale che si è svolta a Erbusco in Franciacorta, nella spettacolare cantina Ca’ del Bosco, uno dei templi del vino italiano ha potuto contare sulla presenza, tra gli altri dei ministri dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas Puchades, del ministro greco Eleftherios Avgenakis, del ministro ungherese, István Nagy, e del ministro dell’Uzbekistan, Ibrohim Abdurahmanov, ambasciatori e rappresentanti istituzionali. “Oggi l’Italia ha proposto un documento ai colleghi che è stato recepito con linee guida che trattano di ambiente e sostenibilità, di promozione, di qualità, di lavoro e di rispetto dei diritti”.

Ieri come oggi “la diplomazia del vino può fare la sua parte” ha affermato Lollobrigida ricordando che nel 1924, 100 anni fa quando nacque l’Oiv, “si ripartiva dalla diplomazia del vino dopo aver superato una grande guerra e una grande pandemia, la Spagnola”. Domani la Conferenza si concluderà alle 10.30, con il taglio del nastro del padiglione Masaf a Vinitaly alla Fiera di Verona. Il ministro Lollobrigida, inaugurerà il padiglione del ministero, che quest’anno “raddoppia”, con due padiglioni. La Conferenza Internazionale del Vino terminerà alle 13.00 all’OperaWine l’anteprima di Vinitaly con 131 cantine selezionate dalla rivista americana Wine Spectator.

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